Dopo due mesi dall’avvio delle nuove procedure Inps per il Durc interno e l’invio delle note di rettifica arretrate, la commissione Inps del Consiglio Nazionale e l’Ancl hanno segnalato al Direttore dell’Istituto alcune criticità rimaste irrisolte.
“Per quanto riguarda il Durc interno – dice la nota congiunta a firma del presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone e del Presidente dell’Associazione nazionale dei Consulenti del Lavoro, sindacato unitario, Francesco Longobardi – non si è tenuto conto di eventuali dilazioni amministrative o di pagamenti effettuati direttamente al concessionario, riportando negli invii degli avvisi PEC per il mese di Giugno le stesse presunte irregolarità che erano state già segnalate con l’invio di Maggio. Alcuni errori nelle cartelle esattoriali hanno messo sulla falsa strada diversi soggetti interessati, mentre per le note di rettifica la situazione è risultata ancor più complessa tanto da impedire alle sedi territoriali di operare in fase propedeutica, perché impossibilitate dalle stesse procedure messe loro a disposizione. Né è esempio la procedura sui VIG che da due anni non consente l’abbinamento dei pagamenti con la conseguenza paradossale che chi aveva regolarizzato la sua situazione per tempo, si è visto recapitare in ogno caso la nota di rettifica. 

Per questi motivi i Consulenti del Lavoro hanno chiesto di rivedere tutte le fasi di costruzione dei preavvisi che, come dimostrato, non tengono conto delle variazioni che nel frattempo sono state messe a sistema. L’Istituto si è impegnato a emettere un messaggio nel quale preannuncia l’invio di una PEC che annulla l’efficacia di tutti i preavvisi relativi al mese di giugno. Nei mesi di luglio e agosto le sedi, centrale e territoriali, provvederanno ad abbinare tutti i pagamenti e le variazioni che permetteranno di azzerare le note di rettifica regolarizzate e rimettere a verde quei semafori erroneamente accesi col rosso e il lucchetto.

Inoltre, come richiesto dalla categoria, nei mesi di luglio e agosto non saranno notificate né PEC né avvisi di altra natura. Sempre su richiesta della commissione INPS del CNO, nel mese di settembre sarà effettuata una verifica congiunta sull’effettiva sistemazione delle partite regolarizzate. La commissione, ha infatti comunicato che, se non dovessero realizzarsi i suddetti impegni, valuterà l’attivazione dello stato di agitazione della categoria in virtù del recente codice di autoregolamentazione dello sciopero, appena approvato dalla Commissione di garanzia”. 

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