Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente, Enrico Letta, ha approvato un decreto legge che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti.

Il governo nel Consiglio dei Ministri del 31 maggio scorso aveva già dato il via libera a un disegno di legge che ne prevedeva l’abolizione e regolamentava la contribuzione volontaria ai partiti politici. Un testo ad oggi approvato solamente dalla Camera dei Deputati e giacente da metà ottobre al Senato.
Per questo, recependo le indicazioni arrivate dal Parlamento, il Consiglio dei Ministri ha voluto dare il via libera ad un testo che prevede, tra l’altro, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina la contribuzione volontaria e la contribuzione indiretta in loro favore. Ecco i punti principali del decreto legge:

Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti
Si aboliscono il rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e i contributi pubblici erogati per l’attività politica e a titolo di cofinanziamento.
Il 2 x 1000 A decorrere dall’anno finanziario 2014, con riferimento alle dichiarazioni dei redditi relative al 2013, ciascun contribuente può destinare il due per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche a favore di un partito politico che si sia dotato di statuto.
Detrazioni per le erogazioni liberali in denaro in favore dei partiti politici
Sempre a decorrere dal 2014 dall’imposta lorda sul reddito si potranno detrarre le erogazioni liberali in denaro effettuate dalle persone fisiche in favore dei partiti politici per una quota del 37 per cento per importi compresi tra 30 e 20.000 euro annui e del 26 per cento per importi compresi tra 20.001 e 70.000 euro annui. Dall’imposta sul reddito sarà possibile detrarre un importo pari al 75 per cento delle spese sostenute dalle persone fisiche per la partecipazione a scuole o corsi di formazione politica promossi e organizzati dai partiti (tetto massimo di 750 euro annui). Per quanto riguarda l’imposta sul reddito delle società, si potrà detrarre un importo pari al 26% dell’onere per le erogazioni liberali in denaro per importi compresi tra 50 e 100.000 euro.
I partiti
I partiti che intendono avvalersi dei benefici previsti dal decreto legge devono dotarsi di statuto che sarà trasmesso in copia al Presedente del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati che a loro volta li inoltreranno alla “Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici”. La Commissione avrà anche il compito di controllare regolarità e conformità della rendicontazione, trasparenza e pubblicità di partiti. Nel caso di mancata ottemperanza agli obblighi la Commissione applicherà una sanzione pecuniaria pari all’importo non dichiarato o difforme dal vero. I partiti, proprio nell’ottica di una maggiore trasparenza e per facilitare l’accesso alle informazioni relative al proprio assetto statutario, agli organi associativi, al funzionamento interno e ai bilanci, dovranno avere un sito internet che assicuri accessibilità anche alle persone disabili.
Partiti ammessi alla contribuzione volontaria agevolata e limiti alla contribuzione
I
partiti politici iscritti nell’apposito elenco depositato alla Commissione possono essere ammessi, a richiesta:
al finanziamento privato in regime fiscale agevolato se hanno almeno un eletto sotto il proprio simbolo alle elezioni per il Senato, la Camera, il Parlamento europeo o in uno dei consigli regionali o delle provincie autonome di Trento e Bolzano o abbiano presentato nella medesima consultazione elettorale candidati in almeno tre circoscrizioni per il rinnovo della Camera, tre regioni per il rinnovo del Senato o in un consiglio regionale o delle province autonome o in almeno una circoscrizione per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettante all’Italia;
Alla ripartizione annuale del 2 per mille se hanno conseguito nell’ultima elezione almeno un eletto sotto il proprio simbolo alle elezioni per il Senato, la Camera o per il Parlamento europeo.

Ciascuna persona fisica non può effettuare erogazioni liberali in denaro o comunque corrispondere contributi in beni o servizi in favore di un singolo partito politico per un valore complessivo superiore a 300.000 euro né comunque oltre il limite del 5 per cento dell’importo dei proventi iscritti nel conto economico del partito.
Il limite per i soggetti diversi dalle persone fisiche il limite annuo è di 200.000 euro.

Parità di accesso alle cariche elettive
Per quanto riguarda la parità di accesso alle cariche elettive, il testo stabilisce che se nelle liste alle elezioni di Camera, Senato o Parlamento europeo, uno dei due sessi è rappresentato in misura inferiore al 40% le risorse spettanti al partito sono ridotte dello 0.5 per cento per ogni punto percentuale di differenza tra 40 e la percentuale dei candidati del sesso meno rappresentato (limite massimo complessivo del 10%). Sanzioni anche per quei partiti che non destinano il 10 per cento delle somme ad essi spettanti (destinazione volontario del 2 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche) ad iniziative volte ad accrescere la partecipazione attiva delle donne in politica.

Destinazione Italia
Il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, del Vicepresidente, Angelino Alfano, e dei ministri dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, delle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, e degli Affari esteri, Emma Bonino, un decreto legge contenente interventi urgenti di avvio del Piano “Destinazione Italia”, per il contenimento delle tariffe elettriche, gas ed RC-auto, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015.
Attuazione ad alcune misure fondamentali per il piano “Destinazione Italia” per l’attrazione di investimenti esteri e il miglioramento dell’ambiente d’impresa, approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 settembre scorso.
Accordi fiscali con l’Agenzia delle Entrate Si attua la prima e fondamentale misura del piano “Destinazione Italia” sulla certezza del fisco: si amplia l’ambito di applicazione dell’istituto del ruling di standard internazionale, con accordi per 5 anni tra fisco e imprese presso l’Agenzia delle Entrate, che costituirà un Desk dedicato agli investitori esteri.
Tribunale delle società con sede all’estero
Per rafforzare le funzioni del tribunale per le imprese e stimolare la capacità di attrarre investimenti, si concentrano su un numero ridotto di sedi (9) tutte le controversie nella competenza funzionale del tribunale delle imprese che coinvolgano società con sede principale all’estero, anche se con rappresentanza stabile in Italia.
Più credito per le imprese
Per la diffusione di canali di finanziamento delle imprese sul mercato alternativi (corporate bonds) e complementari al credito bancario, idonei a contrastare efficacemente il credit crunch, si vogliono mobilitare progressivamente fino a 20 miliardi di euro di credito aggiuntivo, con scarsi oneri per la finanza pubblica (4 milioni annui). Si spinge anche l’investimento degli investitori istituzionali italiani (compagnie di assicurazione e fondi pensione) verso il finanziamento delle imprese italiane. Credito d’imposta sul 50% delle spese per favorire l’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo
Si punta sull’innovazione, con un credito d’imposta sul 50% delle spese incrementali in ricerca e sviluppo negli anni 2014-2016, con agevolazione massima di 2,5 milioni di euro per impresa ed un budget totale pari a 200 milioni di euro annui, a valere sulla prossima programmazione dei fondi comunitari 2014-2020 (che spesso non sono stati finora pienamente utilizzati dall’Italia). In questo modo potremo attivare nuovi investimenti in ricerca e sviluppo per oltre 600 milioni di euro annui.
Misure per l’internazionalizzazione delle imprese
Le esportazioni sono un fondamentale fattore di crescita per la nostra economia, e saranno incentivate con un progetto complessivo che prevede il rifinanziamento dell’attività di promozione dell’ICE per 22 milioni di euro per l’anno 2014, l’estensione degli orari di apertura delle dogane e l’ampliamento dei consorzi per l’internazionalizzazione delle imprese agricole, facilitazioni nell’ottenimento di certificati e documenti anche in lingua inglese, e misure volte a favorire il funzionamento delle Camere italo-estere ed estere in Italia.
Digitalizzazione delle PMIPianificazione delle frequenze del servizio televisivo digitale terrestre
Al fine di favorire la digitalizzazione e l’ammodernamento tecnologico delle PMI si provvede a stanziare finanziamenti a fondo perduto mediante voucher dell’importo massimo di 10.000 euro. Si prevede, inoltre, che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni escluda dalla pianificazione delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre le frequenze riconosciute a livello internazionale ed utilizzate dai Paesi confinanti, pianificate ed assegnate ad operatori di rete televisivi in Italia ed oggetto di accertate situazioni interferenziali. Detta disposizione intende risolvere le numerose situazioni interferenziali nel settore televisivo con i Paesi confinanti. La liberalizzazione di tali frequenze dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2014, o si darà luogo a disattivazione coattiva. Si prevedono misure economiche compensative finalizzate al volontario rilascio dello spettro radioelettrico o per l’erogazione di indennizzi eventualmente dovuti.
Attuazione di disposizioni in materia di assicurazione R.C. Auto
Le disposizioni approntate mirano, nel pieno rispetto e nel potenziamento della concorrenza tra imprese e della trasparenza del mercato, a conseguire un radicale abbattimento dei premi assicurativi e una ferma lotta alle frodi. Nessun pregiudizio per l’autonomia negoziale delle compagnie che, al contrario, è preservata ed ampliata per effetto di varie previsioni. Tali compagnie, però, incorreranno in una serie di sanzioni pecuniarie ogni volta in cui violeranno i nuovi obblighi posti a tutela degli assicurati e, più in generale, del mercato. Tutti gli introiti derivanti dalle sanzioni confluiranno nel Fondo di garanzia per le vittime della strada.
Gli interventi a favore e a tutela degli assicurati mediante riduzione del premio assicurativo a fronte di:
– installazione scatola nera: l’assicurazione ha la facoltà di proporre tale installazione all’assicurato, in sede di stipula del contratto. Se acconsente, l’assicurato fruisce di uno sconto di almeno il 7 per cento;
– risarcimento del danno in forma specifica: l’impresa ogni anno stabilisce se avvalersi della facoltà di risarcire in forma specifica i danni nei confronti dei propri assicurati e dei terzi. In questo caso si avvale di società di riparazione convenzionate; l’assicurato può comunque chiedere che la riparazione sia effettuata da un autoriparatore di propria fiducia il quale, previa presentazione di fattura, riceverà direttamente dall’assicurazione la somma dovuta. La compagnia che intende avvalersi di tale facoltà deve comunicarlo all’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) entro il 20 dicembre di ogni anno (per il 2014 entro il 30 gennaio). Se intende invece risarcire il danno per equivalente, deve darne informativa all’assicurato all’atto della stipulazione del contratto. Il risarcimento in forma specifica dà diritto alla riduzione del premio in misura almeno pari al 5 per cento. In alcune aree ove le frodi assicurative sono più frequenti, aree individuate dal Ministro dello Sviluppo economico sulla base di tre criteri fissati dal decreto (numero sinistri denunciati, ammontare dei rimborsi, numero frodi accertati da autorità giudiziaria), la riduzione non è inferiore al 10 per cento;
non cedibilità del diritto al risarcimento del danno: tale divieto scaturisce dall’esigenza di impedire accordi “fraudolenti” tra cedente (danneggiato) e cessionario (es. carrozziere) e consistenti nella cessione (es: al carrozziere) di un credito (il diritto al risarcimento del danno) la cui entità aumenta “artificiosamente” in sede di fatturazione dei lavori. Con tale intervento normativo il credito sarà cedibile solo con l’assenso della compagnia. Se la compagnia non acconsente alla cessione, però, l’assicurato ha diritto alla riduzione del premio in misura non inferiore al 4 per cento;
riduzione del premio nei casi in cui l’assicurato accetti la clausola contrattuale – che le assicurazioni devono obbligatoriamente proporre – in virtù della quale le prestazioni di servizi medico – sanitari a seguito del sinistro devono essere effettuate da professionisti retribuiti direttamente dalle imprese ed elencati sul sito di queste ultime. In tal caso, la riduzione del premio non può essere di misura inferiore al 7 per cento. Per tutti i casi previsti e per ognuno di essi, le imprese che non applicano la riduzione del premio incorrono in una sanzione pecuniaria, applicata dall’IVASS, che varia da un minimo di 5.000 a un massimo di 40.000 euro; inoltre, all’assicurato spetterà di diritto la riduzione del premio.

Il pacchetto di norme prevede poi obblighi d’informazione e trasparenza (che si sostanziano anzitutto in pubblicazioni sul sito internet dell’impresa, in comunicazioni all’IVASS e al Ministero dello sviluppo economico o in comunicazioni da rendere all’assicurato in sede di stipula del contratto) la cui violazione è sanzionata pecuniariamente (da 1.000 a 10.000 euro). Le informazioni che la compagnia è tenuta ad effettuare riguardano, a seconda dei casi:
– l’entità della riduzione effettuata del premio;
– l’obbligo di comunicare al contraente l’intenzione di non avvalersi delle facoltà previste dalla legge (installazione della scatola nera, risarcimenti in forma specifica, divieto di cessione del diritto al risarcimento): ciò perché sia data la possibilità all’assicurato di rivolgersi ad altra compagnia se è sua intenzione stipulare un contratto che prevede l’inserimento della clausola contrattuale. Tale obbligo è profondamente innovativo in termini di trasparenza e di agevolazione della mobilità tra assicurazioni.

Per quanto riguarda la lotta alle frodi a danno delle assicurazioni, per rendere più efficace la prevenzione e il contrasto di comportamenti fraudolenti, assumono particolare rilevanza le disposizioni introdotte in materia testimoniale in caso di sinistri. Viene sancito il principio in base al quale, fatte salve le risultanze contenute in verbali delle autorità di polizia intervenute nel luogo dell’incidente, l’identificazione dei testimoni deve risultare dalla denuncia di sinistro o dalla richiesta di risarcimento dei danni. L’identificazione avvenuta in un momento successivo comporta l’inammissibilità della prova testimoniale addotta. Inoltre in corso di giudizio, il giudice, ove riscontri la presenza di testimoni che negli ultimi tre anni siano stati testimoni in almeno tre cause nel settore di infortunistica stradale, trasmette l’informativa alla Procura della Repubblica competente. Ciò per consentire ulteriori accertamenti e, in particolare, per verificare l’attendibilità del testimone e per assumere eventuali misure coercitive. Sono previsti poteri di controllo e monitoraggio dell’IVASS sull’osservanza di tutte le prescrizioni, su cui l’Istituto relazionerà in Parlamento. Le disposizioni approvate dal Governo introducono poi un termine di decadenza per le proposte di risarcimento. Vengono inoltre previsti termini più lunghi nell’ambito del procedimento di risarcimento; in particolare, è innalzata da 5 a 10 giorni la disponibilità dell’impresa di assicurazione ad ispezionare le cose danneggiate oggetto di richiesta di risarcimento. Infine la particolare procedura (sospensione dei termini per concludere il procedimento, presentazione di querela contro il danneggiato) prevista nel caso siano stati accertati l’esistenza di significativi parametri per temere fenomeni fraudolenti è estesa anche in presenza di altri indicatori di frode, quali ad esempio le indicazioni emerse dai dispositivi elettronici installati negli autoveicoli (scatola nera).

Disposizioni urgenti per EXPO 2015 e per le opere pubbliche
Si prevede la revoca di assegnazioni del CIPE relative ad interventi che non sono stati avviati, per un importo di 165,390 milioni di euro, che vengono destinati per 53,2 milioni a progetti cantierabili relativi allo svolgimento di EXPO 2015, cui vengono destinati ulteriori 42,8 milioni (per un ammontare complessivo pari a 96 milioni e per 45 milioni ad opere per l’accessibilità ferroviaria Malpensa-terminal T1-T2. Le residue disponibilità sono destinate ad interventi immediatamente cantierabili finalizzati al miglioramento della competitività dei porti italiani e dell’efficienza del trasferimento ferroviario e modale all’interno dei sistemi portuali, cui vengono destinati le disponibilità derivanti dai fondi statali trasferiti alle autorità portuali, che poi vengono revocati e riassegnate nel limite di 200 milioni per il 2014. Inoltre si autorizza il comune di Napoli a contrarre mutui per la realizzazione della linea 1 della metropolitana di Napoli, in deroga alle disposizioni in materia di riequilibrio finanziario pluriennale.

Il Governo ha poi approvato, su proposta del ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, un disegno di legge contenente misure per l’avvio delle attività economiche, per l’accesso al credito, per i finanziamenti ed agevolazioni alle imprese collegato alla legge di stabilità 2014.

Risparmi sulle bollette per 850 milioni di euro
Sono stati varati alcuni interventi finalizzati a ridurre in modo strutturale il costo della bolletta elettrica, presupposto imprescindibile per il recupero di competitività del Paese. Il risparmio per le imprese ed i consumatori è stimato in circa 850 milioni di euro e si sostanzia in 3 interventi principali: l’introduzione di un sistema incentivante alternativo offerto ai produttori di energia elettrica rinnovabile, sia eolica che fotovoltaica, in grado di diluire nel tempo gli oneri sulla componente A3, la revisione dell’istituto del “ritiro dedicato”, con riduzione degli oneri in bolletta per 150 milioni, la revisione della tariffa bioraria, per renderla aderente alla reale curva del prezzo giornaliero.

Sviluppo di tecnologie di maggior tutela ambientale – conoscibilità dei titoli minerari, Razionalizzazione della rete di distribuzione carburanti e stoccaggio del gas naturale
La norma contiene disposizioni volte ad accrescere le conoscenze del sottosuolo nazionale, favorendo l’acquisizione dei dati relativi ai rilievi geologici, geofisici e alle perforazioni, e a razionalizzare la rete di distribuzione dei carburanti, rafforzando la sicurezza degli impianti, nonché la rete per lo stoccaggio del gas naturale, semplificando il funzionamento del mercato del gas. È altresì ridotto il prezzo dei carburanti mediante la riduzione della quota minima di miscelazione dei biocarburanti nella benzina e nel gasolio con riflessi positivi per i consumatori. Sono, altresì, previste disposizioni per la rimodulazione dell’intervento per il Sulcis, attraverso la facoltà, riconosciuta alla regione Sardegna, di bandire una gara per la realizzazione, nell’area, di una centrale termoelettrica a carbone “pulito”.

Fondo di garanzia di 100 milioni per attrarre investimenti
Per consentire l’accesso dei grandi progetti di innovazione industriale ai finanziamenti della Banca Europea per gli Investimenti (l’Italia è, infatti, rimasto uno dei pochissimi Paesi a non averli attivati), viene previsto un fondo di garanzia di 100 milioni di euro annui, che consentirà una leva, cioè l’ottenimento di finanziamenti, 5 volte superiore, pari quindi a mezzo miliardo di euro annui, capaci di attivare nuovi investimenti per circa 1 miliardo.

Mutui agevolati a tasso zero per contrastare le crisi industriali
Per contrastare le crisi industriali, anche al di fuori delle aree di crisi complessa, e favorire lo sviluppo dell’autoimprenditorialità e delle piccole imprese, soprattutto ad opera di giovani e donne, si semplificano e razionalizzano le attuali agevolazioni della Legge 185, concentrandole nella forma del mutuo agevolato a tasso zero ed eliminando la parte di contributo a fondo perduto, consentendo di attivare 300 milioni di nuovi investimenti con 3000 nuovi occupati.

Garanzie sui finanziamenti alle imprese
Al fine di rafforzare il finanziamento delle piccole e medie imprese, le operazioni di credito a medio e lungo termine, sono sottratte al trattamento fiscale ordinario e assoggettate al pagamento di un’imposta sostitutiva in misura più bassa delle altre. È prevista, inoltre, l’eliminazione della ritenuta del 20 per cento sugli interessi e sui proventi di obbligazioni e, per favorire l’accesso al credito, la costituzione di un privilegio fiscale sui beni mobili destinati all’esercizio dell’impresa a favore di società finanziarie diverse dalle banche.

Agevolazioni per le Pmi
Semplificazione e razionalizzazione delle attuali agevolazioni concentrandole nella forma del mutuo agevolato a tasso zero ed eliminando la parte di contributo a fondo perduto per gli investimenti di piccole o micro imprese costituite da non più di sei mesi in forma societaria e in cui la maggioranza dei soci e delle quote di partecipazione sia composta da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni oppure donne. Lo strumento agevolativo è utilizzabile su tutto il territorio nazionale e non più solo nelle zone obiettivo 1 e 2 e nelle aree svantaggiate.

Misure a sostegno di nuove S.r.l.
Si favorisce la nascita e l’avvio di attività delle nuove S.r.l., attraverso una maggiore pubblicità degli adempimenti presso il registro delle imprese e la previsione di modalità semplificate di pagamento dei diritti dovuti.

Misure per il sostegno della cooperazione
La misura è finalizzata a promuovere la costituzione di cooperative di dipendenti di imprese sottoposte a procedure fallimentari, riconoscendo un diritto di prelazione per l’affitto o l’acquisto di aziende o rami di azienda. Tale facoltà è concessa anche alle società finanziarie.

Misure per il settore degli autotrasportatori
Una norma che favorisce il funzionamento del comitato centrale per l’albo degli autotrasportatori.

Agevolazioni per il riutilizzo di siti inquinati da bonificare
Per promuovere il riutilizzo produttivo dei siti inquinati di interesse nazionale da bonificare, individuati dal Ministero dell’ambiente, suscitando investimenti superiori a 1,3 miliardi di euro, si introducono facilitazioni procedurali e benefici fiscali per i soggetti che partecipano al relativo accordo di programma, che sono tenuti indenni dalle responsabilità per l’inquinamento fermo restando il rispetto del principio “chi inquina paga”, mantenendo quindi tutte le responsabilità di chi ha inquinato in relazione agli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ristoro dei danni.

Credito d’imposta per l’editoria
Per contrastare la crisi del comparto editoriale si estende temporalmente l’attuale credito d’imposta, si disciplina l’esposizione dei prodotti editoriali nelle edicole, si consente la partecipazione di soci sovventori alle cooperative di giornalisti, si disciplinano i servizi stampa per le amministrazioni centrali.

Si prevedono le seguenti misure:

– disposizioni di tutela del diritto d’autore quale strumento per la soluzione delle controversie derivanti dall’utilizzo dei contenuti giornalistici da parte dei motori di ricerca o di aggregatori di notizie al fine di contemperare l’esigenza della circolare dell’informazione anche sulle piattaforme digitali con la garanzia del rispetto dei principi in materia di tutela del diritto d’autore;
– per l’attività di vendita dei giornali, permane il regime autorizzato pubblicistico;
– il periodo di esposizione di ogni pubblicazione allo scadere del quale il rivenditore può restituire le copie invendute al distributore;
– la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo sui provvedimenti di attribuzione dei contributi;
– la possibilità per le cooperative di giornalisti che editano testate abilitate a richiedere contributi di potersi avvalere della partecipazione economica di enti privati o di soci sovventori. Questi ultimi non possono trarre vantaggi patrimoniali da tale partecipazione per il periodo di percezione dei contributi e nei successivi dieci anni; • per l’acquisto dei servizi di agenzia (notiziari, servizi giornalistici ed informativi etc), l’attività contrattuale della Presidenza del Consiglio dei Ministri deve avvenire sulla base dei fabbisogni comunicati dalle amministrazioni statali.

Misure per favorire la diffusione della lettura
Per favorire una maggiore diffusione della lettura dei libri cartacei è riconosciuta una detrazione fiscale del 19% sulle spese sostenute nel corso dell’anno solare per l’acquisto di libri muniti di codice ISBN, per un importo massimo di € 2000, di cui € 1000 per i libri scolastici ed universitari ed € 1000 per tutte le altre pubblicazioni.

Detrazioni fiscali per interventi di connessione digitale
Si tratta di promuovere la diffusione dei servizi di connettività digitale mediante un’agevolazione per gli interventi volti ad assicurare una connessione digitale veloce per le PMI; la detrazione di imposta è del 65% per un massimo di 20.000 euro, per gli interventi di rete fissa o mobile che consentano l’utilizzo della connessione digitale. Tale agevolazione è data nei limiti consentiti dalla normativa europea di “aiuti de minimis”.

Visto start-up per attrarre cervelli
Per rispondere alla fuga dei cervelli rendendo più aperto il nostro sistema e facilitando l’attrazione di investitori, studenti, ricercatori e lavoratori altamente qualificati in Italia, si introducono importanti misure di agevolazione per i visti.

Il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio, del Vicepresidente e ministro dell’Interno, Angelino Alfano e dei ministri della Giustizia, Annamaria Cancellieri, del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini, dell’Integrazione, Cécile Kyenge, e del Viceministro con delega alle Pari Opportunità, Maria Cecilia Guerra, un decreto legislativo di revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione che modifica la normativa al fine di eliminare ogni residua discriminazione rimasta nel nostro ordinamento tra i figli nati nel e fuori dal matrimonio, così garantendo la completa eguaglianza giuridica degli stessi. Dunque, come spiegato dal Presidente del Consiglio, si “toglie dal codice civile qualunque aggettivazione alla parola figli: da adesso in poi saranno tutti figli e basta”. Il testo, predisposto nell’ambito della Commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, presieduta dal prof. Cesare Massimo Bianca, stabilisce:
– l’introduzione del principio dell’unicità dello stato di figlio, anche adottivo, e conseguentemente l’eliminazione dei riferimenti presenti nelle norme ai figli “legittimi” e ai figli “naturali” e la sostituzione degli stessi con quello di “figlio”;
– il principio per cui la filiazione fuori dal matrimonio produce effetti successori nei confronti di tutti i parenti e non solo con i genitori;
– la sostituzione della nozione di “potestà genitoriale” con quella di “responsabilità genitoriale”;
– la modifica delle disposizioni di diritto internazionale privato con previsione di norme di applicazione necessaria in attuazione del principio dell’unificazione dello stato di figlio.

Inoltre, nel recepire la giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, si è deciso di:
– limitare a cinque anni dalla nascita i termini per proporre l’azione di disconoscimento della paternità;
– introdurre il diritto degli ascendenti di mantenere “rapporti significativi” con i nipoti minorenni;
– introdurre e disciplinare l’ascolto dei minori, se capaci di discernimento, all’interno dei procedimenti che li riguardano;
– portare a dieci anni il termine di prescrizione per l’accettazione dell’eredità per i figli nati fuori dal matrimonio;
– modificare la materia della successione prevedendo la soppressione del “diritto di commutazione” in capo ai figli legittimi fino ad oggi previsto per l’eredità dei figli naturali.

Il Consiglio ha approvato, su proposta dei Ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Nunzia De Girolamo, per i Beni e le Attività Culturali e Turismo, Massimo Bray, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Andrea Orlando, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, un disegno di legge per il contenimento del consumo del suolo ed il riuso del suolo edificato. L’intervento normativo è finalizzato al contenimento del consumo di suolo, alla valorizzazione del suolo non edificato, alla promozione dell’attività agricola che sullo stesso si svolge o potrebbe svolgersi, nonché alla valorizzazione del suolo come risorsa da tutelare anche ai fini di mitigazione prevenzione del rischio idrogeologico.

La salvaguardia della destinazione agricola dei suoli e la conservazione della relativa vocazione naturalistica rappresentano, infatti, un obiettivo di primaria importanza, soprattutto alla luce dei dati statistici acquisiti, dai quali risulta la progressiva «cementificazione» della superficie agricola nazionale. Uno degli obiettivi prioritari del provvedimento consiste nella previsione del riuso e della rigenerazione edilizia del suolo edificato rispetto all’ulteriore consumo di suolo. In sostanza, il complessivo scopo finale della legge è quello di impedire che il suolo venga eccessivamente “eroso” e “consumato” dall’urbanizzazione e al contempo promuovere e sostenere il riuso e la rigenerazione di aree già interessate da processi di edificazione. Il disegno di legge ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza unificata.

Su proposta del ministro degli Affari esteri, Emma Bonino, il Consiglio ha poi approvato sette disegni di legge per la ratifica e l’esecuzione dei seguenti Atti internazionali:
– Accordo fra l’Italia ed il Baliato di Guernsey sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Londra il 5 settembre 2012;
– Accordo fra l’Italia e le Isole Cayman sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Londra il 3 dicembre 2012;
– Accordo fra l’Italia e l’Isola di Man sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Londra il 16 settembre 2013;
– Protocollo aggiuntivo alla Convenzione tra l’Italia e la Corea per evitare le doppie imposizioni e per prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito, fatto a Seoul il 3 aprile 2012;
– Accordo di cooperazione in materia di navigazione satellitare tra l’unione europea e la Norvegia, fatto a Bruxelles il 22 settembre 2010;
– la cooperazione nell’ambito di GALILEO conferisce ai Paesi che vi aderiscono l’opportunità di partecipare alla costituzione, allo sviluppo ed alla gestione di un’importante infrastruttura strategica, nonché di contribuire a promuovere un uso ampio ed innovativo dei servizi offerti dal Sistema per scopi commerciali e relativi alla protezione della vita umana in quanto norma mondiale per la navigazione e la misurazione del tempo- (co-proponente il Ministro per gli affari europei);
– Accordo interno tra i rappresentanti dei Governi degli Stati membri dell’Unione europea riuniti in sede di Consiglio, relativo al finanziamento degli aiuti dell’Unione europea forniti nell’ambito del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 in applicazione dell’Accordo di partenariato ACP-UE e all’assegnazione di assistenza finanziaria ai Paesi e ai territori d’oltremare cui si applicano le disposizioni della parte quarta del trattato sul funzionamento dell’UE, fatto a Lussemburgo il 24 giugno 2013 (co-proponente il Ministro per gli affari europei). Scopo dell’Accordo è promuovere lo sviluppo economico, sociale e culturale dei Paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico), contribuire alla pace, alla sicurezza, all’eliminazione della povertà, favorire un clima politico stabile e democratico, assicurare uno sviluppo sostenibile e la graduale integrazione degli Stati ACP nell’economia mondiale, accordando un trattamento specifico ai Paesi meno avanzati;
Accordo fra l’Italia e l’Angola in materia di sicurezza e ordine pubblico, fatto a Luanda il 19 aprile 2012.

Il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, uno schema di regolamento che apporta modifiche a regolamenti già vigenti in materia di Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, con l’obiettivo di garantire la continuità dell’organo di direzione, dotato di specifica competenza tecnica, in una fase particolare che vede il completamento delle procedure di reclutamento del personale e l’avvio della piena operatività della stessa. Una volta conclusa la fase operativa iniziale, l’Agenzia potrà affinare il processo di formazione delle decisioni, garantendo appieno il perseguimento delle finalità per le quali è stata istituita. Lo schema di regolamento verrà trasmesso al Consiglio di Stato ed alle Commissioni parlamentari competenti per il parere prescritto.

Su proposta del ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Andrea Orlando, il Consiglio ha approvato uno schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva europea 2012/19/UE in materia di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), con l’obiettivo di prevenire o ridurre gli impatti sull’ambiente connessi alla produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, incrementarne i livelli di raccolta e di recupero, migliorare la qualità del trattamento dei RAEE, rafforzare le misure di controllo, ridurre i costi amministrativi mantenendo al contempo un elevato livello di tutela dell’ambiente. Il provvedimento riceverà i pareri della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari competenti.

Il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha svolto nel corso del Consiglio dei ministri una relazione sui lavoratori socialmente utili del comparto scuola. Il governo si è impegnato a individuare soluzioni adeguate e tempestive.

Il Consiglio ha infine approvato:
– su proposta del Presidente del Consiglio, la proroga dell’incarico conferito all’arch. Mario VIRANO di Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività occorrenti per consentire l’approvazione del progetto preliminare e garantire la regia dell’intera progettazione della nuova linea ferroviaria dal confine di Stato all’interconnessione con la linea AV/AC Torino- Milano;
– su proposta del ministro della Difesa, Mario Mauro, la promozione a generale di Corpo d’Armata dei generali di divisione dell’Arma dei carabinieri Umberto PINOTTI e Franco MOTTOLA;
– su proposta del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Enrico Giovannini, l’avvio della procedura per la nomina del dott. Rino TARELLI a Presidente della Commissione di vigilanza sui Fondi pensione, nonché della dott.ssa Antonella VALERIANI e del dott. Francesco MASSICCI a componenti della medesima Commissione;
– la proposta verrà trasmessa al Parlamento per il parere delle Commissioni competenti;
– su proposta del ministro dell’Economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni, la promozione a generale di Corpo d’Armata del generale di divisione della Guardia di finanza Luciano CARTA.

Su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio, il Consiglio dei Ministri ha esaminato ventuno leggi regionali e delle Province autonome.

Per le seguenti, si è deliberata la non impugnativa:
1) Legge Regione Lombardia n. 8 del 21/10/2013 “ Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico.”
2) Legge Regione Abruzzo n. 34 del 15/10/2013 “ Modifiche alla L.R. 24 marzo 2009, n. 4 (Principi generali in materia di riordino degli Enti regionali).”
3) Legge Regione Abruzzo n. 35 del 15/10/2013 “ Modifiche alla legge regionale 10.9.1993, n. 56 (Nuove norme in materia di promozione culturale), alla l.r. n. 5 del 11.2.1999, alla l.r. n. 15 del 22.2.2000 e alla l.r. n. 2 del 10.1.2013 e contributo a favore della “Associazione Onlus Kabawil” di Pescara.”
4) Legge Regione Toscana n. 56 del 17/10/2013 “ Norme in materia di attività di tintolavanderia.”
5) Legge Regione Umbria n. 27 del 18/10/2013 “ Modificazioni ed integrazione della legge regionale 9 aprile 2013, n. 8 (Disposizioni collegate alla manovra di bilancio 2013 in materia di entrate e di spese – Modificazioni ed integrazioni di leggi regionali).”
6) Legge Regione Emilia Romagna n. 16 del 24/10/2013 “ Integrazione della legge regionale 15 luglio 2011, n. 8 (istituzione della commissione regionale per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini).
7) Legge Regione Emilia Romagna n. 17 del 24/10/2013 “ Modifiche alla legge regionale 24 maggio 2004, n. 11 (sviluppo regionale della società dell’informazione) e alla legge regionale 10 aprile 1995, n. 29 (riordinamento dell’istituto dei beni artistici, culturali e naturali della regione Emilia-Romagna).
8) Legge Regione Puglia n. 30 del 17/10/2013 “ Anticipazione di liquidità di cui all’articolo 13 del decreto legge 31 agosto 2013, n. 102 (Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione”
9) Legge Regione Puglia n. 31 del 22/10/2013 “Completamento del processo in attuazione del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174 (Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012), convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213. Modifiche alla legge regionale 11 gennaio 1994, n. 3 (Norme per il funzionamento dei Gruppi consiliari) e alla legge regionale 30 novembre 2012, n. 34 (Riduzione dei costi della politica).”
10) Legge Regione Puglia n. 32 del 22/10/2013 “ Modifica e integrazioni alla legge regionale 25 giugno 2013, n. 17 (Disposizioni in materia di beni culturali).”
11) Legge Regione Puglia n. 33 del 22/10/2013 “ Modifica all’articolo 24 della legge regionale 25 febbraio 2010, n. 4 (Norme urgenti in materia di sanità e servizi sociali), come sostituito dall’articolo 2 della legge regionale 5 agosto 2013, n. 21.”
12) Legge Regione Toscana n. 57 del 18/10/2013 “ Disposizioni per il gioco consapevole e per la prevenzione della ludopatia.”
13) Legge Regione Valle Aosta n. 14 del 15/10/2013 “ Erogazione di un finanziamento straordinario a favore dell’Istituto musicale pareggiato della Valle d’Aosta – Conservatorio della Vallè d’Aoste. Modificazioni alla legge regionale 21 novembre 2012, n. 31 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Autonoma Valle d’Aosta/Vallè d’Aoste, legge finanziaria per gli anni 2013-2015. Modificazioni di leggi regionali).”
14) Legge Regione Campania n. 15 del 30/10/2013 “ Disposizioni in materia di razionalizzazione delle società partecipate dalla regione Campania del Polo Sviluppo, Ricerca e I.C.T.”
15) Legge Regione Liguria n. 30 del 24/10/2013 “Disposizioni di carattere finanziario.”
16) Legge Regione Liguria n. 31 del 24/10/2013 “ Variazioni al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2013 della Regione Liguria (II variazione).
17) Legge Regione Lombardia n. 9 del 29/10/2013 “ Disposizioni in materia ambientale. Modifiche alle leggi regionali n. 26/2003 (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche), n. 7/2012 (Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione) e n. 5/2010 (Norme in materia di valutazione di impatto ambientale).
18) Legge Regione Molise n. 16 del 31/10/2013 “Disposizioni sulla gestione delle tasse automobilistiche. Sostituzione dell’articolo 19 della legge regionale 16 febbraio 1972, n. 2 (Istituzione dei tributi propri della Regione Molise).”
19) Legge Regione Piemonte n. 19 del 29/10/2013 “ Ulteriori disposizioni finanziarie per l’anno 2013 e pluriennale 2013-2015.”
20) Legge Regione Toscana n. 60 del 28/10/2013 “ Modifiche al regime transitorio dei consorzi di bonifica e coordinamento con le norme in materia di difesa del suolo. Modifiche alla l.r. 79/2012, alla l.r. 21/2012 e alla l.r. 91/1998.
21) Legge Regione Toscana n. 61 del 29/10/2013 “Norme per la nomina del Segretario dell’Autorità di bacino del Reno. Modifiche alla l.r. 13/1993.”

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la rinuncia totale all’impugnativa della Legge della Regione Sardegna n. 17 del 26/07/2013 recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di lavoro e nel settore sociale” e della Legge della Regione Abruzzo 29 ottobre 2012, n. 51 recante “Sospensione disposizioni di cui alla legge regionale n. 1 del 10.01.2012 (Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012-2014 della Regione Abruzzo (Legge Finanziaria Regionale 2012) in applicazione dell’art. 17, comma 4, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98.”

Infine, è stata deliberata la rinuncia parziale all’impugnativa della Legge della Regione Abruzzo 10 gennaio 2012 n. 1 recante “Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012 – 2014 della Regione Abruzzo (Legge Finanziaria Regionale 2012)”.

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