L’Oua chiede un impegno serio e puntuale per superare l’emergenza giustizia nel nostro Paese e per rilanciare la professione forense.

Il presidente dell’Oua, Nicola Marino, invita i partiti a un esercizio di responsabilità: «L’Italia “dei diritti e del diritto” ha bisogno di fatti concreti, non servono promesse vuote. Abbiamo deciso di aprire un confronto pubblico con l’obiettivo di coinvolgere tutta l’avvocatura affinché la Politica risponda su questioni fondamentali per il buon funzionamento della giustizia e per la modernizzazione della professione forense. Una macchina giudiziaria che funziona bene per i cittadini e le imprese è una marcia in più per un Paese economicamente fermo e in piena crisi. Una professione forense che è messa nelle condizioni di modernizzarsi può essere uno dei motori di questo cambiamento».

«Per questa ragione – conclude – abbiamo consegnato un documento, con dieci domande e spunti di analisi per i partiti, sulla base del quale, dopo diversi incontri (le riunioni con le forze politiche proseguono in questi giorni), abbiamo elaborato nove proposte concrete che costituiscono la prima bozza dell’Agenda Giustizia dell’Oua».

Nove i punti in esame: carceri e giustizia penale, giustizia civile, sistemi di mediazione, gestione delle risorse e riduzione degli sprechi, modernizzazione della macchina giudiziaria e processo telematico, geografia giudiziaria, tutela dei minori e della famiglia, valorizzazione della professione forense attraverso la tutela dei giovani e delle donne, interventi anticrisi per il settore e diversa politica fiscale, modifica della riforma forense (numero programmato, funzione costituzionale dell’avvocato, nuova governance…ecc). Su questi temi, l’Oua ha già dialogato con i rappresentanti del PD, della Lista Scelta Civica per Monti, della Lista la Rivoluzione Civile-Ingroia. Le riunioni con le forze politiche proseguono in questi giorni.

ALCUNE proposte in sintesi:

EMERGENZA CARCERE
La situazione delle carceri italiane è disastrosa e ha determinato frequenti richiami e condanne del nostro Paese da parte dell’Unione Europea e degli altri organismi internazionali. Una delle maggiori cause del sovraffollamento (sul quale incide in percentuale superiore al 40%) è costituita dall’esagerato utilizzo della custodia cautelare, nonostante gli interventi del Legislatore volti a limitarne l’ambito applicativo. ALCUNE PROPOSTE: REVISIONE DELLA CUSTODIA CAUTELARE, DEPENALIZZAZIONE DI DIVERSI REATI MINORI, EDILIZIA PENITENZIARIA, PENE ALTERNATIVE

ECCESSIVA LUNGHEZZA PROCESSI
La lentezza dei processi è una delle cause della fuga dei capitali di investimento estero dall’Italia. In compenso, si insiste nel tentativo di riformare in tempi irrealisticamente brevi ed a costo zero il processo, senza interventi strutturali, ed alla dissuasione, in chiave deflattiva, dei cittadini dalla difesa dei propri diritti, aumentando i costi del giudizio e diminuendo le garanzie (ad es.: creazione dei c.d. filtri prima in cassazione ed oggi in appello). ALCUNE PROPOSTE: RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI, AUMENTO DEL PERSONALE E DEI MAGISTRATI, RIFORMA MAGISTRATURA LAICA, INNOVAZIONE TECNOLOGICA E PROCESSO TELEMATICO, MANAGERIALIZZAZIONE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI, PIANO STRAORDINARIO PER LO SMALTIMENTO DELL’ARRETRATO CON CRITERI DI QUALITÀ

MEDIAZIONE, LE POSSIBILI ALTERNATIVE
Il fallimento della mediazione impone una seria riflessione sugli strumenti di soluzione delle controversie alternativi al processo (ADR). L’Avvocatura sollecita soluzioni alternative, che vedano la presenza obbligatoria del Professionista avvocato a tutela della legittimità del procedimento e della tutela dei cittadini, con costi e tempi di realizzazioni certi. ALCUNE PROPOSTE: CAMERE ARBITRALI PRESSO GLI ORDINI FORENSI, MEDIAZIONE FACOLTATIVA E DI QUALITÀ, NEGOZIAZIONE ASSISTITA, INCENTIVI FISCALI PER I CITTADINI CHE SI RIVOLGONO A QUESTI STRUMENTI

TRIBUNALE PER I MINORI E FAMIGLIA
La tutela della famiglia e dei minori rende necessario una riforma. I minori, anche a causa di una non più accettabile distribuzione spesso conflittuale di competenze fra diversi organi giudiziari, restano non sufficientemente tutelati nelle relazioni e nei contrasti familiari. Serve, invece, una riforma incisiva, come proposto già negli anni scorsi dall’Oua con diverse iniziative anche in sede di Audizione nel Parlamento: chiudere i tribunali per i minori, istituire sezioni specializzate nei tribunali ordinari. ALCUNE PROPOSTE: CHIUDERE I TRIBUNALI PER I MINORI, ISTITUIRE SEZIONI SPECIALIZZATE NEI TRIBUNALI ORDINARI.

TRASPARENZA E GESTIONE DELLE RISORSE.
A fronte di continue riduzioni delle risorse destinate alla Giustizia, delle dotazioni organiche di Magistrati e personale di Cancelleria, del ritardo nel passaggio al processo telematico, le risorse che il sistema giustizia drena verso l’Erario dello Stato sono in continuo aumento. É il momento di chiedersi come viene spesa questa massa di denaro. ALCUNE PROPOSTE: AUTOGESTIONE DELLE RISORSE CHE VENGONO DALLA GIUSTIZIA E INVESTIMENTO NEL SETTORE

GEOGRAFIA GIUDIZIARIA.
La revisione e razionalizzazione della geografia giudiziaria, da tempo sollecitata anche dall’Avvocatura, è stata realizzata dagli ultimi due governi senza un adeguato confronto con i territori, con gli enti locali e con gli operatori del diritto. I risibili risparmi di spesa annunciati, rispetto ai costi connessi all’inefficienza delle strutture edilizie ospitanti, oltre a quelli che le popolazioni locali dovranno sopportare per l’accesso alla giustizia e lo svolgimento dei giudizi rendono inaccettabile questo risultato. ALCUNE PROPOSTE: SOSPENSIONE DELL’ATTUALE PROVVEDIMENTO, RICONVERSIONE DI MOLTI STRUTTURE IN TRIBUNALI TECNOLOGICI.

RIFORMA DELL’ACCESSO ALLA PROFESSIONE DI AVVOCATO.
La classe forense è costituita da oltre 240.000 avvocati. È in aumento la precarizzazione e l’impoverimento della categoria, come dimostra inequivocabilmente la riduzione dei redditi di tutti gli avvocati. Eppure la professione forense è quella che assorbe il maggior numero di giovani e di donne. ALCUNE PROPOSTE: ACCESSO PROGRAMMATO ALL’UNIVERSITÀ

ECCESSIVA PRESSIONE FISCALE E CRISI ECONOMICA.
Il continuo aumento della pressione fiscale ha colpito, in modo particolare, i professionisti che pure producono una ricchezza superiore al 10% del PIL nazionale. Alcune imposte stanno producendo effetti depressivi dei consumi e scoraggiano i professionisti da assunzioni di personale ed investimenti strutturali sul proprio studio professionale. ALCUNE PROPOSTE: RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE, POLITICA DI INCENTIVI PER IL SETTORE, ELIMINAZIONE DI COSTI INUTILI COME LA POLIZZA OBBLIGATORIA PER COLLABORATORI E DIPENDENTI

LEGGE FORENSE, UNA RIFORMA MIGLIORABILE.
La recente approvazione della riforma forense è stata salutata con favore dalla maggior parte dell’avvocatura italiana. Non mancano, tuttavia, né voci discordi né evidenti carenze nella nuova normativa riguardanti, soprattutto, il mancato esplicito riconoscimento della funzione costituzionale dell’avvocato, l’accesso, la tutela dei giovani (praticanti e avvocati), la scarsa democraticità del sistema. ALCUNE PROPOSTE: SISTEMA DEMOCRATICO PIÙ PARTECIPATIVO E MODERNO, RICONOSCIMENTO ESCPLICITO DEL RUOLO COSTITUZIONALE DELL’AVVOCATURA, POLITICHE DI SOSTEGNO PER I PIÙ GIOVANI.

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