Fermare la deforestazione vuol dire fermare la crescita di povertà e lavorare per una realtà sostenibile.

Ne è convinto il direttore generale della Fao, Jose Graziano da Silva, ricordando come l’interazione tra il piantare alberi in ogni Paese l’obiettivo di annullare la deforestazione illegale entro il 2025 siano un traguardo raggiungibile se il lavoro diventa realmente comune.
Durante la Giornata internazionale delle foreste, indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è stato presentato il rapporto sulla situazione nel Mediterraneo, elaborato dalla Fao (il documento integrale è allegato): in 20 anni sono stati cancellati 300 milioni di ettari di foreste a livello globale, anche se il verde riprende a crescere nei Paesi industrializzati.

Anche in Italia qualcosa si sta muovendo.  Una delle ultime leggi del Parlamento italiano (la 10/2013) istituisce la “Giornata nazionale degli alberi”, da festeggiare ogni 21 novembre. Questa norma ha inciso su una disposizione del 1992 che prevedeva un albero piantato per ogni neonato senza che però fosse gestito in un archivio generale il lavoro svolto dai Comuni. La contabilizzazione dei dati sul patrimonio naturale ambientale diventa così una ricchezza per incidere sui conteggi economici nazionali in materia di prevenzione del dissesto idrogeologico e di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico così come per valutare il regime delle acque.
FAO – Rapporto sullo stato delle foreste nel Mediterraneo, marzo 2013

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