“La situazione degli enti locali è diventata negli ultimi anni particolarmente critica, e le amministrazioni comunali sono una sorta di ‘bancomat’ dove i cittadini pagano avendo in cambio servizi sempre più scadenti. In questo modo i cittadini subiscono due livelli di inefficienza, quello nazionale con un debito pubblico schiacciante, e quello locale attraverso servizi pubblici sempre ridotti per la crisi economica dei Comuni. Occorre rivisitare alcuni aspetti di natura tecnica e gestionale: il Parlamento dovrà rivedere alcuni passaggi rispetto ai vincoli che oggi limitano i Comuni. Mantenendo l’attuale linea voluta dall’Unione Europea, la situazione per i Comuni potrebbe soltanto aggravarsi”. Lo ha detto Vincenzo Presutto, senatore del Movimento 5 Stelle, aprendo il forum promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Vincenzo Moretta.

“Oggi la ‘coperta’ delle amministrazioni pubbliche è sempre più corta – ha spiegato Moretta –. Il ruolo delle società partecipate è essenziale per i servizi che vengono offerti ai cittadini, ma è evidente che ci sono difficoltà importanti, che ci vengono evidenziate anche dai commercialisti che si ritrovano a svolgere un ruolo nelle amministrazioni pubbliche”.

Enrico Panini, assessore al Bilancio del Comune di Napoli, ha affermato: “Gli enti locali, da diversi anni un “bancomat” per le diverse leggi di bilancio, sono allo stremo: è necessario che in tempi rapidi il Parlamento si doti di una legge su questo tema. Così come sulle partecipate il privato non può essere l’unica risposta, ci sono prestazioni che attengono alla sfera pubblica che non possono essere delegate ad altro luogo”.

“L’inserimento dei privati in certe situazioni potrebbe dare grossi vantaggi, il problema è però quello di assicurare servizi indispensabili e adeguati ai cittadini”, ha evidenziato Mario Michelino, consigliere delegato dell’Odcec di Napoli. “Una nuova legge? Di certo una revisione va fatta, una razionalizzazione per comprendere a fondo i servizi da assicurare ai cittadini e le modalità per farli fruire nel migliore dei modi”.

Secondo Fortuna Zinno, consigliere delegato dell’Odcec di Napoli, “le partecipate sono una ‘giungla’ con numeri impressionanti per dipendenti e costi. Occorre che si faccia chiarezza sul ruolo delle società, serve un cambio di cultura”.

Per Salvatore Varriale, presidente della Commissione Enti Locali dell’Odcec di Napoli, “le problematiche sono diverse. Gli ultimi provvedimenti sono andati nella direzione di contenere i costi per gli enti locali, che oggi stanno cercando di sopravvivere. Mi sembra comunque che negli ultimi tre anni si sia intrapresa una strada diversa che potrebbe dare i risultati sperati”.

Sergio Rolando, assessore al Bilancio del Comune di Torino, ha rimarcato: “La situazione non è rosea, la legge ha previsto un riassetto delle partecipate al quale tutte le amministrazioni stanno lavorando. In questo senso è fondamentale una collaborazione tra città”.

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