Dopo l’approvazione di alcuni emendamenti e sub emendamenti al ddl Concorrenza in Commissione alla Camera, Mirella Casiello, presidente Oua, sottolinea il forte lavoro di mediazione: «È una soluzione di compromesso. L’avvocatura rimane prevalentemente contro l’ingresso dei grandi gruppi finanziari ed economici negli studi legali, perché una scelta del genere metterebbe a rischio autonomia ed indipendenza degli avvocati e quindi una corretta tutela del diritto di difesa dei cittadini: per esempio nelle grandi controversie contro le banche o le assicurazioni».

«Certo – aggiunge il presidente Oua – l’orientamento di una maggioranza parlamentare trasversale rimane fortemente ancorato a questa idea sbagliata di deregulation che, oltretutto, siamo certi non apporterà nessun miglioramento neppure alla categoria forense e, soprattutto ai più giovani. Questi rimarranno, infatti, sempre più esposti alla soverchiante forza economica dei grandi gruppi, senza alcuna forza contrattuale. Insomma, cottimisti del diritto».

«Tuttavia – conclude Casiello – non possiamo non mettere in evidenza tanto la volontà di ascolto di diversi parlamentari, quanto l’impegno anche di una parte del Governo rispetto alle ragioni e alle preoccupazioni dell’avvocatura. In questo senso, l’approvazione degli emendamenti (e sub) di oggi rappresenta da un lato una mediazione, dall’altro raccoglie anche le richieste dello stesso Congresso Forense che con due diverse mozioni auspicava l’apertura alle altre professioni e una forte limitazione della presenza dei soci di capitale».

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