Mancava la Valutazione d’Impatto Ambientale della Regione Lazio e così oggi la Conferenza dei Servizi convocata dalla Provincia di Roma si è conclusa dopo poco più di due ore con la sospensione dei lavori. 

Non ci sentiamo di esprimere oggi un giudizio compiuto sull’intera questione, lo faremo solo dopo aver letto gli atti della conferenza che già nel pomeriggio abbiamo formalmente richiesto. Soltanto allora saremo in grado di valutare il comportamento di ciascun ente convenuto e capire chi è veramente ed inequivocabilmente contrario a questo impianto, capiremo chi è favorevole e chi preferisce restare nell’ombra.

Registriamo per ora il fatto che mentre noi, comitato di cittadini che da mesi si battono contro la realizzazione del megaimpianto a biogas eravamo fuori per strada, l’AMA, altro soggetto privato portatore di interessi privati, era dentro seduto al tavolo della conferenza. Due pesi e due misure: la salute e l’ambiente non hanno lo stesso valore del giro di affari che il mega impianto potrà generare.

Voci raccontano di una AMA che l’ha fatta da padrone, di una AMA che ha sorriso davanti alle nostre osservazioni: questo è inaccettabile. Anche la nostra Amministrazione, che ha presentato una serie di osservazioni in buona parte convergenti con quelle del Comitato, seppur in un quadro di minor contestazione del progetto, avrebbe ricevuto un’accoglienza fredda.

Essere sbeffeggiati da AMA, una società che oramai non ha più nessuna autorità morale, si veda come ha ridotto Roma, si veda lo scatafascio della nuova differenziata nel IV Municipio,  sulle osservazioni dei cittadini e dell’amministrazione di Fiumicino è uno schiaffo che non può essere tollerato da nessuno, politico o cittadino che sia, maggioranza o minoranza che sia.

Vogliamo che lo scontro politico sia sul futuro di Fiumicino, sui temi dello sviluppo sostenibile e del modello di crescita della città: chiediamo che la vita di questo comune non sia condizionata dai poteri forti, da AMA, da ADR, da Benetton, e che si risponda uniti a questi schiaffi in faccia che ledono dignità ed autonomia di Fiumicino, altrimenti continueremo ad essere l’ennesima borgata di Roma, l’ennesimo cimitero degli elefanti della politica, cittadini di serie B alla mercé della speculazione economica.

Chiediamo che la politica locale scelga il bene dei suoi cittadini e di questo territorio: i Fiumicinesi e solo loro possono discutere  e decidere sulle sorti della città; chiediamo l’avvio di un monitoraggio serio sulla qualità dell’aria a Fiumicino, chiediamo che già venerdì al consiglio comunale venga inserita sui regolamento la disciplina delle distanze minime tra le abitazioni e gli impianti insalubri.

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