Circa il 95% degli accordi raggiunti dalle parti con l’ausilio degli Avvocati nella procedura di negoziazione assistita riguarda le separazioni coniugali.
La preferenza dei coniugi in conflitto di “lasciarsi” in forza del comune accordo officiato da un Avvocato è la prima evidenza, se pur in relazione a dati ancora parziali, emersa venerdì scorso nel corso del convegno Negoziazione assistita e ruolo dell’Avvocato, organizzato a Roma dall’Osservatorio permanente sulla giurisdizione, organismo del Consiglio Nazionale Forense, ed aperto alla partecipazione dei presidenti e consiglieri dei Consigli degli Ordini forensi.
Il CNF ha l’obiettivo di contribuire alla affermazione nell’ordinamento di questo nuovo istituto di soluzione alternativa della controversia, che integra i sistemi di Alternative dispute resolution (arbitrati, mediazione, conciliazione) ed è affidato agli Avvocati per il suo contenuto tecnico-giuridico, nonchè per gli effetti giuridici che l’accordo raggiunto dalle parti produce, assimilabili a quelli di una sentenza resa dal giudice.
Per esempio, l’accordo è titolo esecutivo e conferisce il diritto di iscrivere ipoteca.
“ L’istituto, in vigore da appena un anno, ha molte potenzialità che non sono state ancora tutte declinate per i suoi profili di tecnicalità e confidenzialità”, ha evidenziato Andrea Pasqualin, consigliere nazionale coordinatore della commissione procedura civile nella sua relazione. “ Il CNF confida che- al di là degli aspetti tecnici legislativi che hanno ulteriori margini di miglioramento e delle questioni interpretative che le norme attuali pongono- questa procedura possa contribuire all’efficienza di un sistema Giustizia costruito- per così dire- sulla possibilità di scelta dello strumento più adatto al caso specifico, con l’obiettivo di fornire una risposta efficiente e celere alla richiesta di giustizia dei cittadini”.

La specifica e tipica professionalità dell’Avvocato, peraltro, costituisce un elemento centrale dell’istituto, che va coniugata con le capacità comunicative tipiche del “negoziatore”.
Su questo aspetto specifico hanno parlato Michele Sorice (docente di democrazia deliberative e sociologie della comunicazione) e Gianluca Giansante (docente di sociologia della comunicazione) dell’Università Luiss- Guido Carli, che hanno focalizzato gli elementi necessari per una “negoziazione” di successo.
“Questo istituto, ispirato a tecniche di comunicazione e partecipazione che paiono innovative per gli Avvocati, in realtà restituiscono la professione forense alla sua dimensione di mediazione sociale”, ha sottolineato Sorice, mentre Giansante ha focalizzato l’attenzione sulle “skills” tipiche di una procedura di negoziazione.

Silvia Izzo, docente di diritto processuale civile della seconda Università degli studi di Napoli e consulente dell’Ufficio studi CNF, ha illustrato gli aspetti giuridici, lo stato dell’arte della giurisprudenza e i modelli di convenzione di negoziazione e di accordo di negoziazione- utili a facilitare l’utilizzo dell’istituto da parte degli Avvocati, che saranno resi disponibili a breve sul sito istituzionale del CNF.

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