Relatori del provvedimento Francesco Posteraro e Antonio Martusciello che ora sarà posto in consultazione pubblica per sessanta giorni; se l’approvazione definitiva riuscisse ad arrivare entro novembre la sua entrata in vigore potrebbe essere febbraio 2014.
Il percorso era iniziato quando alla guida dell’autorità c’era Corrado Calbrò, dopo una lunghissima fase istruttoria, il provvedimento lo scorso anno era arrivato quasi alla sua approvazione ma tutto era poi stato stoppato prima del traguardo finale.
Il presidente Cardani, durante il suo intervento in Parlamento lo scorso 9 luglio aveva dichiarato e auspicato che il regolamento “vedesse la luce” prima della pausa estiva.
L’Autorità si è concentrata sulle violazioni esercitate con finalità di lucro e assegna carattere assolutamente prioritario alla lotta contro la pirateria massiva, escludendo dal proprio perimetro d’intervento gli utenti finali e il cosiddetto peer-to-peer.
Le misure proposte sono quelle previste dal decreto legislativo 70/2003; rimozione selettiva o disabilitazione dell’accesso ai contenuti illeciti e saranno improntate a gradualità e proporzionalità, tenendo conto della gravità della violazione e della localizzazione del server.
L’intervento dell’Agcom, si legge nel comunicato, si fonda sul convincimento che la lotta all’illegalità non possa limitarsi all’opera di contrasto, ma devve essere accopagnata da una serie di azioni positive di importanza cruciale come la propozione dell’offerta legale, l’informazione e l’educazione dei consuatori, essenziali per creare una cultura della legalità nella fruizione dei contenuti. In quest’ottica l’Autorità ritiene che il fenomeno della pirateria possa ridursi anche grazie a strumenti che favoriscano l’accesso legale alle opere digitali.

Schema regolamento tutela diritto d’autore on line

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