La ministra per i Rapporti con il Parlamento Elena Boschi ha affermato in aula ieri che ”Il governo non chiede dimissioni di ministri o sottosegretari sulla base di un avviso di garanzia”, precisando che “Barracciu risulta iscritta nell’elenco degli indagati”. In verità la faccia della ministra non era, come dire, serena mentre pronunciava queste parole e si può capire perché.

La faccenda è infatti spinosa e non si capisce perché il premier, FacciotuttoiodasoloperchèsonoRenzi, non abbia sentito il bisogno di andare lui a rispondere al question time, visto che i sottosegretari li ha nominati lui in piene autonomia. Ma vediamo chi sono gli indagati.  Francesca Barracciu, uscita dalla porta delle elezioni regionali in Sardegna e rientrata dalla finestra del sottosegretariato alla cultura.  

Umberto Del Basso de Caro, anche lui indagato per i rimborsi del consiglio regionale in Campania.  Nel procedimento “Rimborsopoli” lucana troviamo Vito De Filippo, neo sottosegretario alla Salute L’ex saggio Filippo Bubbico, confermato al Viminale, ma indagato per abuso d’ufficio in un altro procedimento. Tutti del Pd.

Senza dimenticare, alle Infrastrutture, Antonio Gentile (Ncd), responsabile di aver bloccato la pubblicazione del numero di L’Ora della Calabria reo di contenere al suo interno una notizia scomoda sul figlio, che a differenza degli altri si è dimesso. Poi c’è il ministro Maurizio Lupi, anche lui un riconfermato, indagato per abuso d’ufficio dalla Procura di Tempio Pausania per la nomina del commissario dell’Authority del porto di Olbia. Ora alcune domande. Se la Barracciu non era idonea per la Presidenza della Regione Sardegna, tanto che è stata ritirata un’ora prima, perché è idonea a fare il sottosegretario? Umberto Del Basso de Caro, che eclatanti titoli ha tanto da non poterne fare a meno? Vito De Filippo e Filippo Bubbico, oltre la comune provenienza, cosa hanno fatto in tanti anni di presenza in politica e cosa ne pensa il capogruppo Speranza dei suoi colleghi? E poi Lupi addirittura riconfermato come ministro.

Ora, fino a qualche tempo fa in questo PD che FacciotuttoiodasoloperchèsonoRenzi, voleva riformare, esisteva una regola: chi è indagato si dimetta in modo da potersi difendere al meglio. Oggi invece per bocca della ministra ci viene detto che, poiché siamo garantisti, ci vuole una sentenza, come minimo della Cassazione. Sembrano in verità cose già dette, al punto che abbiamo temuto che dalla TV la faccia della ministra si trasformasse, mentre parlava, in quella del noto pregiudicato Berlusconi che di fatto ha detto le stesse cose per 20 anni e le continua a dire pure da condannato. Facciotuttoioda soloperchèsonoRenzi, fai uno sforzo, fai accadere qualcosa di nuovo, mandali via, altrimenti accadrà che alla fine si pensa male e pure con qualche ragione perché: “A pensar male si fa peccato, ma ci si indovina quasi sempre”! 

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