22 febbraio
Sono gli ultimi giorni di campagna elettorale, e Silvio Berlusconi cerca di ottimizzare le proprie apparizioni in tv. Dopo aver interpretato otto personaggi diversi nella fiction di Raiuno dedicata a Domenico Modugno (vista da oltre dieci milioni di spettatori) in onda domenica e lunedì, il leader del Pdl mercoledì si è travestito da Muntari, segnando un gol al Barcellona in diretta su Canale 5 (visto da otto milioni di spettatori). Ieri, invece, si è finto vaticanista per parlare delle dimissioni del Papa al Tg1 delle 20 (sei milioni di spettatori), mentre questo pomeriggio limonerà con Ridge in Beautiful (Canale 5, quattro milioni di spettatori). Se i conti che ha fatto sono giusti, Berlusconi domenica e lunedì sarà votato da 28 milioni di persone.

23 febbraio
A un giorno dal voto, Beppe Grillo approda finalmente in tv. Dopo aver preparato alla Prova del Cuoco una gustosa pastiera di canapa e idrogeno, il comico genovese si sposta ad Amici, dove canta “No, I don’t want no Tav, a Tav is a guy that can’t get no love from me hanging out the passenger side of his best friend’s ride trying to holler at me”. La mossa che gli permetterà di conquistare milioni di voti, però, va in onda su Real Time, quando il leader del Movimento Cinque Stelle, concorrente di Ma come ti vesti?, finalmente ha il coraggio di mandare aff*****o Enzo Miccio e di dirgli che si veste in maniera ridicola.

24 febbraio
In onda su Raiuno una nuova puntata di Tutta la musica del cuore, la fiction che fa rimpiangere Megavideo (nel senso che bisognava bloccarla dopo averne visti 72 minuti). Protagonisti della miniserie sono il famosissimo Johannes Brandrup (già terzino della Juventus nel 95/96 e protagonista del videogioco Mortal Kombat nei panni di Reptile) e Francesca Cavallin, che il pubblico italiano ha già potuto apprezzare nei panni di un globulo bianco in Siamo fatti così. La trama, decisamente avvincent… oh ma andiamo, non prendiamoci in giro, tanto sappiamo tutti che l’hanno girata solo per far fare soldi a Barbareschi.

25 febbraio
Reduce dai fasti di Sanremo (indimenticabile il suo saluto dal palco dell’Ariston: “Credo che la nuova badante ucraina faccia la cresta sulla spesa”), Pippo Baudo esce finalmente allo scoperto: “Sono morto da sei anni”. Il popolare conduttore, in un’intervista choc a Vanity Fair, rivela: “Sono morto di overdose nel 2007. Prima di Mike Bongiorno, quindi l’ho battuto. Il programma sui 150 anni d’Italia? L’ha condotto Martufello imitandomi. Perché non l’ho detto prima? Mah, ero impegnato a nascondere una salma trafugata dal cimitero di Dagnente”.

26 febbraio
Visto il grande successo di Volare – La grande storia di Domenico Modugno (visto da circa 11 milioni di spettatori, di cui almeno 300mila svegli), Raiuno ci riprova con altre fiction dedicate ai grandi della musica italiana: già in lavorazione Cialis – La grande storia di Franco Califano, e Arroganza – La grandissima e fenomenale e fantastica storia di Amedeo Minghi, mentre si sta pensando a scrivere anche Assorbenti con Leali – Il grande Fausto. Allo studio, inoltre, una collaborazione con Canale 5 per Il clan dei camorristi – La grande storia di Gigi D’Alessio.

27 febbraio
Dopo quasi tre mesi di tentativi e circa 4mila partite giocate, finalmente Luca Giurato riesce a trovare una parola a Ruzzle.

28 febbraio
E’ tutto pronto per la seconda puntata di Red or black, il programma di Raiuno emozionante come un articolo di Francesco Alberoni letto da Rosy Bindi. Nella puntata di domani, i concorrenti (Cristiano Doni, Stefano Bettarini, Antonio Bellavista e Carlo Gervasoni) dovranno indovinare se Guia Soncini riuscirà a scrivere una frase che non contenga più di dodici subordinate; se Matteo Renzi riuscirà a finire di sganasciarsi dalle risate – dopo aver visto i risultati delle elezioni – prima del 2016; se Gabriele Cirilli riuscirà a dire una battuta divertente; se il nuovo governo riuscirà a tramutare in reato lo SCRIVERE SU FACEBOOK TUTTO IN MAIUSCOLO; e infine se Beppe Signori riuscirà a combinare il risultato di Crotone-Ascoli mangiando un Buondì Motta in trenta passi.

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