E’ LA PRIMA VOLTA in ITALIA che è più significativo riflettere su CHI SARA’ all’OPPOSIZIONE, piuttosto che su CHI SARA’ al GOVERNO (anche perché poi, alla fine dell’iter evolutivo, e  soprattutto, fatta la legge elettorale e quant’altro si potrà e sarà necessario fare, gli alleati dovranno comunque separarsi e l’Italia dovrà entrare stabilmente nel sistema dell’alternanza delle forze politiche al Governo, come in tutti i Paesi omologhi in Europa e in altri Continenti).
VENDOLA protesta un po’, ma sostanzialmente, se ne starà a guardare. Nelle attuali condizioni generali non può fare altro; ma è importante che ci sia e continui il suo percorso un Partito come quello di Vendola, perché il COMUNISMO è fallito ma non è MORTO.

Previsioni per il FUTURO nelle attuali condizioni?
Basta considerare TUTTI i romanzi di fantascienza (non di pura evasione), e TUTTI i film dello stesso genere.
Non mancate di dare un’occhiata ad  “After Earth”, su Sky Cinema.

Come possiamo salvarci? In un solo modo, secondo mie riflessioni derivanti da approfonditi esami della situazione che provengono da più parti, me compreso, ovviamente:
se si determineranno, nel tempo, le condizioni generali perché l’Uomo liberamente limiti il suo EGOISMO e la sua AVIDITA’; che ci sia un ridimensionamento degli SPRECHI, dell’INQUINAMENTO e del consumo di ENERGIE; che al centro dell’attività umana sia messa la NATURA, gettare balsamo sulle ferite inferte; rimettere a fuoco il quadro dell’Uomo inserito nell’ambiente naturale e non dell’Uomo che massacra la natura; diffondere la CULTURA, l’ARTE, la LETTERATURA; coltivare l’AMORE, ma l’amore vero verso il prossimo e l’amore sentimentale tra i partner; considerare l’INSIEME delle cose, smetterla di attribuire la connotazione di VERITA’ solo alle proprie idee, e smetterla di IMPORLE agli altri, senza il minimo scrupolo di usare la violenza e l’inganno; che vengano bandite per sempre le devastanti GUERRE di egemonia e di religione.

Qualcosa di UTOPICO, di IMPOSSIBILE o quasi (ma è in quel “quasi” che forse ci salviamo), ma è, a ben vedere, l’UNICA VIA da IMBOCCARE.
E che cosa può essere considerato questo, se non il nucleo, l’essenza del COMUNISMO post MARXISTA-LENINISTA?
Pensare in modo diverso, mettersi in contrasto con tutto questo, NON è LOGICO; è un GIOCO di RAFFRONTO di INTERESSI e di EDUCAZIONE sfocata e approssimativa.

I movimenti di Maurizio Pallante, Nicholas Georgescu-Roegen, la c.d. Decrescita Felice (da approfondire), potrebbero essere propedeutici ad un futuro così? Un futuro da inventarsi senza dimenticare il passato.

Tutto questo è affidato al tempo, al buon senso, alla conquista della serenità interiore, e, probabilmente, destinato, a sua volta, a fallire; ma, come si dice… mai dire mai…
Alternative? Non se ne vedono in giro; o meglio…

≪La bellezza salverà il mondo≫ fa dire Dostoevskij al principe Myškin
per bocca di Ippolit Terent’ev e Aglaja Epančin.
Quale bellezza? Anche quella che in un altro contesto e in una diversa
rappresentazione lo stesso Dostoevskij definisce tale che con essa “si potrebbe
sovvertire il mondo”? Quella insultata dagli eventi e poi definitivamente
cancellata, colpita al cuore, in persona di Nastas’ja Filippovna, dal torvo
Rogožin, e le altre bellezze che, in un certo senso, la incastonano, perdute
per sempre nello smarrimento, o nella malattia mentale?

Alberto Liguoro “RUMORE di PASSI nei giardini imperiali” (Maremmi Ed. Firenze 2010) pag. 144

Annientata Shangri La da varie correnti di pensiero la cui ispirazione
era nella sociologia e nella psicologia di spiccata matrice pragmatica,
rase definitivamente al suolo Lhasa, Dharamsala e Kathmandu dalle correnti
del turismo e del traffico più che da quelle della religione e della politica,
molti si decisero finalmente a voltare pagina.

Ibid. pag. 18

≪Che cosa ci riserverà il futuro? Beh… le previsioni sono pessime, ma…
quante volte nelle peggiori condizioni, l’uomo ha, poi, saputo reagire?
Quindi non escludo che, all’ultimo momento, vi sia un riscatto dell’umanità.
In tal caso, se tra alcuni anni ci saranno altre persone, come noi, che
parleranno o non parleranno della storia dell’umanità negli stessi termini in
cui ne stiamo noi, ora, parlando, dipenderà dalla valenza che avrà questa
rivoluzione rispetto alla storia universale, sui futuri eventi. Può darsi, viceversa,
che tutto finisca cosi, per sempre… in tal caso questo sarebbe un
evento romantico.≫

Ibid. pag. 269

≪Il destino dell’uomo è infame, se continui ad essere libero, muori di troppa
libertà. Se metti regole di ferro, diventi un robot! Si può non essere un
robot e non distruggere il mondo?≫
≪E una maledizione la nostra!≫ diceva l’altro. ≪Siamo condannati! Si
muore di infarto o si muore di noia! E alla fine di ogni cosa… il mondo che
lasceremo, sarà un grande Luna Park o un grande deserto? E nella dimensione
dell’Astronomia? La Terra si abbatterà sul Sole, trasformandosi in
una sfera rovente come, secondo antiche leggende, accadde una volta, milioni
di ere or sono, o schizzerà fuori dalla sua orbita, frantumandosi in gelide
tenebre, come un’enorme bolla di sapone? ≫

Ibid. pag. 272

Nelle cucine, ci si sedeva a tavola per la cena, si raccontavano vecchie
storie, o si stava sull’uscio a guardare; i più giovani ancora si attardavano
per strada, avevano sempre qualcosa da dirsi.
Presto sarebbe sopraggiunta la notte e, nella mente e nel cuore degli abitanti
del regno, si sarebbe confusa con quell’altra notte che non si alzava.
Ma… non era serata di nuvole, il cielo era terso, si sarebbe vista la differenza
abissale.
La notte vera, pulita, amica del giorno, si sarebbe presto trapuntata di
stelle, emergendo come un mantello benefico, esile ma indomito scudo dell’Isola
del Sole, dall’altra notte assassina e gonfia di lerciume e orrore, totalmente
buia e densa come un’escrescenza, un tumore maligno e smisurato
dello spazio circostante.

Il sole ormai era tramontato; la coda di pavone, come ogni volta, si era
aperta negli incerti colori scuri balenanti di riflessi rossi a oriente, e si era
chiusa nel rosso verso l’azzurro e il blu della notte a occidente.

Ibid. pag. 59

Il mio parere è che, in questa specie di tenace, invisibile eppure persistente dimensione, questo “arco voltaico” tra due estremi, in cui, come sembrerebbe, siamo ineluttabilmente calati, in fin dei conti, alcuni potranno salvarsi; tuttavia, ancora una volta, NON AVRANNO VITA FACILE.

Ma tutto questo, o qualsiasi altra formulabile o non formulabile ipotesi, è di là da venire.

Ora, come accade per le orbite abissali di corpi celesti, che per quanto siano insondabili, irraggiungibili e indefinibili nello spazio e nel tempo, finiscono poi per ricongiungersi in unico punto dal quale iniziamo a considerarle…

facciamo ritorno dalle stelle…..

L’alba stava or ora spuntando… Paribanu si era svegliata col cuore colmo
di gioia, più presto degli altri giorni.
Indossava solo una fascia che l’avvolgeva tra le gambe e si stringeva intorno
alla vita. I seni, ora pieni, floridi, esposti…
Non occorrono molte parole per descrivere quale fosse il suo stato d’animo;
occorre, al contrario, molto silenzio. Ricordava qualcuno, i momenti
della sua vita, il suo spirito volava, ma non lo vedeva volare, la sua trasparenza
interiore era la trasparenza del suo spirito. Di lì a poco sarebbero arrivate
le sue ancelle, che non si sarebbero accorte di nulla. Lei sarebbe ritornata
coi piedi sulla terra, dal lungo viaggio incantato, iniziato e concluso
nel breve volgere dei secondi, per quello che era il tempo secondo le convenzioni
correnti, o in un tempo infinito secondo altre dimensioni, e nulla
sarebbe trasparso dal suo volto.

Ibid. pag. 356

… in Italia.

Chi formerà il nuovo Governo? Renzi e il rinato, irriconoscibile, Angelino? Può darsi, ed è anche importante che ci sia una svolta, in un Paese che da troppo tempo attende un Governo rappresentativo, stabile, rivolto al benessere sociale.

Ma, sembra strano, eppure quello che è ancora più importante, è mettere in luce CHI SARA’ certamente ALL’OPPOSIZIONE.
Perché?

Perché l’elemento di grande interesse politico, storico, sociologico, psicologico, antropologico, addirittura è vedere come questi OPPOSITORI non provino contrarietà o ribrezzo nello stare insieme, ma SI ABBRACCIANO, si riconoscono INDISSOLUBILMENTE gli uni negli altri; e da questi possono trarsi IMPORTANTISSIMI spunti o elementi di valutazione per quale è la situazione CONTINGENTE dell’Italia, ma anche per quale è, o potrebbe essere, la situazione UNIVERSALE delle “stelle” dalle quali, dopo aver peregrinato per un nanosecondo, in un nanosecondo siamo tornati.

E chi sono questi FRATELLI OPPOSITORI?

BERLUSCONI: il re del partito dei padroni e degli “inutili” idioti;

la LEGA: il partitino del bancomat, di 4 anime di vecchiette valtellinesi, dopo gli scandali che hanno permesso di constatare che, quando dicevano “il 75% del gettito fiscale a noi” intendevano dire proprio… a noi… noi, nel senso belsitano, oggi più propriamente cotano, del termine;

GRILLO/CASALEGGIO: parliamo, così come Martin  Schulz (il nostro “kapo”, un politico di ben altra levatura rispetto a quelli ai quali siamo abituati in Italia) l’ha, in modo ineccepibile,  pittato, di un  partito di disperati che, non sapendo che fare, non avendo le idee chiare, mancando  di qualsiasi spessore sociale e culturale, si riconoscono nelle urla di un comico.

In pratica, se dovesse invertirsi il senso dell’orbita, e dovessero governare loro, avremmo una compagine governativa composta da un coriaceo sodalizio di LADRI, IDIOTI e DISPERATI.

A questo punto la domanda suona retorica: le persone oneste e di buona volontà che ancora pullulano in questo Paese, e vogliono la sua fortuna, non la sua disgrazia, in questo momento,  chi devono maggiormente tenere d’occhio, chi si propone di andare al Governo, o chi va all’Opposizione?

Per chiudere, appunto… in bellezza, ricorderò che…

Nell’Isola del Sole, dove ancora esistevano i pavoni, e volavano, accadeva,
a volte, che al tramonto inseguissero il sole, aprendosi come un ombrello
di colori e di ombre, attraverso il quale passavano, piegati, spezzati, filtrati,
gli ultimi raggi, portatori di serenità, di riposo, del fresco della sera.

Ecco, noi vorremmo questo; parlo a nome delle persone alle quali ho sopra accennato:
che l’Italia fosse la nostra Isola del Sole.

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