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Dopo venticinque minuti di attesa davanti ad un video ingiustificatamente muto è iniziata, per i partecipanti internet (piattaforma Ifoap), la prima convention di ANAPA, terzo sindacato fondato da Cirasola con altri 12 presidenti di gruppo aziendale in opposizione a SNA (primo sindacato). A parte l’apparente disinteresse degli organizzatori per chi si era collegato dalle due e venti orario indicato sul programma (diverso lo stile della piattaforma Assilearning dalla quale l’affabile Francesca dava il benvenuto quasi ad ognuno dei 150 foto_breve_rossipartecipanti mano a mano che si collegavano), abbiamo visto belle immagini e ascoltato un ottimo audio.

I temi del convegno sono quelli noti divulgati nei proclami e programmi della neonata associazione assicurativa (una nuova lobby?) che ha incassato l’apprezzamento del presidente dell’Ania Minucci il quale, nel suo intervento, ha più volte utilizzato il termine di agenti “professionisti”, aggettivo enfaticamente sottolineato da Cirasola per presentare la sua associazione –“ noi non siamo e non vogliamo essere un sindacato, ma un’associazione di agenti professionisti”– Ci sarebbe da chiedersi che tipo di agenti siano i 9.000 dello Sna , i 900 dell’Unapass e gli 8.000 non iscritti a nessun sindacato.

Il presidente dell’Ania, era fatale, ha criticato la legge sulla collaborazione che, voluta dai “politici” , ha introdotto elementi di disgregazione. – “gli agenti rappresentano il vero asset delle Compagnie e piuttosto che subire le imposizioni del governo preferiamo riunirci intorno ad un tavolo per discutere”. Invito che, al termine dei lavori, è stato accolto da un Cirasola commosso.

La tavola rotonda, alla quale si erano collegati in 141 (un altro centinaio era presente in sala), ben condotta dal collega Sabbatini de “Il Sole-24 ore”, oltre ad alcuni interventi spot, ha visto quelli di Massimo Greco, responsabile dei servizi assicurativi del Ministero dello sviluppo economico, che ha ripercorso l’iter del decreto Legge, e di Francesco Avallone , vice presidente della Federconsumatori che sulla collaborazione, pur prendendo molti appunti durante l’intervento di Minucci (il quale, però, se n’era andato prima che prendesse la parola), alla fine non si è sbilanciato molto:-“in Italia per fare concorrenza ci vogliono le leggi”, ma ha toccato molti temi sui quali è nota la sua posizione: quello della Rca –“i costi dipendono anche dallo scarico sulle tariffe delle truffe subite dalle imprese assicurative”, delle banche che tentano di cannibalizzare le assicurazioni, delle polizze Linked e, soprattutto, quello della dilagante e preoccupante piaga della vendita dei sinistri Rca:- “il rischio da evitare è che possa capitare anche alle polizze sanitarie”.  

La convention si è chiusa sulle parole di Cirasola in risposta alle osservazioni di Sabbatini in merito al fatto che in Italia l’80% degli agenti è favorevole alla collaborazione:-“ L’invito del presidente Minucci è importante , ma attorno a quel tavolo non ci devono essere persone che diano dei lestofanti all’Ania”, sul problema della rivalsa:-“ La rivalsa? Sarebbe meglio abolirla! In realtà è un problema complesso”; sul problema della Rca con la quale le Compagnie fanno i soldi, ma non li fanno gli agenti. Qui non abbiamo sentito risposte.

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