Il Centro Islamico Culturale d’Italia, che gestisce la grande moschea di Roma, è scesa in campo oggi per condannare l’attentato avvenuto il 18 marzo a Tunisi, dove hanno perso la vita 21 persone tra cui quattro italiani. Il suo massimo dirigente, Abdella Redouane, “interpretando anche i sentimenti della comunità musulmana in Italia, condanna fermamente gli attacchi terroristici che hanno causato a Tunisi tante vittime innocenti fra la popolazione civile”.

Secondo quanto ha spiegato il segretario generale del Centro islamico romano “nel respingere con assoluta convinzione l’uso di una violenza barbara e cieca, il Centro Islamico Culturale manifesta la sua piena solidarietà per le Autorita’ e il popolo tunisino e presenta le sue più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, quale che sia la loro religione od origine etnica. Questi atti terroristici non rappresentano soltanto una tragedia per il popolo tunisino ma colpiscono tutti i popoli amanti della pace. Siamo convinti che il miglior modo per combattere il terrorismo sia il mantenimento di un forte legame di solidarietà e la promozione della convivenza pacifica serena ed armoniosa fra tutte le componenti della comunità internazionale”. Nella sua qualita’ di ente Islamico il Centro Islamico Culturale d’Italia rifiuta infatti “categoricamente qualsiasi pretesto di carattere religioso, ideologico, etnico, nazionalista per giustificare atti che possono soltanto essere condannati senza appello”.

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