Nello scorso articolo abbiamo aperto il discorso sul cybersex, abbiamo quindi introdotto le problematiche a cui può portare questo tipo di attività se fatta in modo compulsivo, tra cui problemi sessuali quali lo spostamento dell’eccitazione dal reale al virtuale e l’incapacità di reggere il confronto con una partner sessuale in carne e ossa. Ma anche problemi sociali come il trascurare il lavoro, le amicizie, e la famiglia (figli compresi).

Oltre tutto, secondo alcuni studi, il cybersex addict spesso soffre di depressione, ansia e stress, probabilmente questi sono disturbi di cui già soffre prima di avvicinarsi al mondo erotico virtuale, ma che cerca di risolvere (sbagliando) in questo modo.
Ma non finisce qui perché il cybersex rischia anche di restare intrappolato in un’unica fantasia, arrivando a sviluppare una vera mania.

La fossilizzazione
Uno dei problemi a cui può portare il cybersex, è la fossilizzazione su un’unica fantasia sessuale, la quale può trasformarsi in quella che in psicologia viene chiamata parafilia, volgarmente conosciuta come perversione.
E già, può sembrare un paradosso, ma contrariamente all’immaginario comune, gli individui così detti pervertiti, sono quelli ad essere più fossilizzati e quindi limitati in “fatto di sesso”, ragion per cui quando dite ad una persona che è un “pervertito”, in realtà non gli state dicendo che è disinibito sessualmente, ma gli state dicendo che la sua vita sessuale è molto limitata, forse dovrebbe proprio sciogliersi un po’.
Dunque fate attenzione: se già avete la tendenza a fissarvi su poche fantasie sessuali, approcciare al cybersex potrebbe peggiorare la situazione, rendendovi sempre più difficili e selettivi sessualmente, facendovi perdere buona parte dei piaceri sessuali.
Ma vediamo, al di là del cybersex, quali e quante parafilie esistono.

Parafilie illegali
Tra le parafilie illegali quella più deplorevole è sicuramente la pedofilia, ovvero l’attrazione sessuale nei confronti di bambini ancora immaturi dal punto di vista fisico o psichico.
Vi sono principalmente due tipi di pedofili: quelli infantili, il cui problema di fondo è il non volere crescere, essi sono attratti dai bambini perché sono attratti dall’essere giovani; questi uomini sono molto abili con i bambini perché amano il loro mondo, è dunque difficile comprendere questa attrazione fin dove possa arrivare; oltretutto questo superamento del limite può giungere con la vecchiaia, quando la giovinezza diventa un bene altamente desiderabile. Vi sono poi quelli il cui desiderio è quello di dominare gli esseri più deboli, essi probabilmente non sono attratti solo dai bambini, ma anche dalle donne indifese, in questi individui manca totalmente il senso paterno di protezione; in questo caso la pedofilia giunge nella prima età adulta, dove forte è il desiderio di dominare.
Per quanto riguarda questo desiderio, un’altra atroce perversione che cerca di soddisfarlo è la zoofilia, ovvero il desiderare di fare sesso con gli animali, appunto per un desiderio di dominio nei loro confronti. Questa terribile pratica ultimamente sembra aver preso piede, portando anche ad un nuovo giro di “affari”.
Sempre nell’insieme delle parafilie illegali, ma decisamente meno gravi perché non vedono coinvolti categorie fragili quali possono essere i bambini e gli animali, troviamo: il frotteurismo, ovvero il desiderio di strusciarsi su individui non consenzienti (parafilia da mezzi pubblici e da luoghi affollati) e la necrofilia, ovvero la profanazione di cadaveri per sfogare su questi i propri istinti sessuali. Quest’ultima può diventare particolarmente grave solo se la persona per arrivare al soddisfacimento sessuale commette un omicidio.

Parafilie legali con riserva
Vi sono altre parafilie che diventano illegali solo se soddisfatte nell’eccesso, tra queste vi sono l’esibizionismo (il desiderio di farsi guardare dagli altri) e il voyeurismo (il provare piacere nel guardare), che fatte in certi modi o in certi ambienti sono considerate legali, certo le cose cambiano se le persone sfogano il loro desiderio pubblicamente o nei confronti di persone non interessate.
Un’altra perversione al limite è la cosiddetta scatologia telefonica, che consiste nell’eccitazione sessuale tramite telefonate dai contenuti osceni. Una pratica che diventa illegale se la persona che riceve la telefonata non è consenziente, trasformandosi in potenziale stalking se accompagnata da insistenza.
Anche il sadismo, ovvero il piacere nel provocare il dolore altrui e il masochismo, ovvero il piacere dal ricevere dolore, rientrano tra le parafilie al limite della legalità, in quanto le persone che le praticano devono comunque rispettare determinati limiti nel rispetto della vita dell’altra (o della propria) persona e della sua salute fisica.

Parafilie legali
Detto questo, facciamo un elenco delle perversioni più strane, ma attenzione perché tra queste rientrano molti giochi sessuali che se rimangono tali non possono essere considerate perversioni: la parafilia dovrebbe essere considerata tale solo se rende effettivamente arida la vita sessuale dell’individuo, e solo se questa condizione di “mono fantasia” gli arreca la sensazione di avere un reale problema; altrimenti sarà giusto far valere il detto il mondo è bello perché è vario.
E introdotti da questo proverbio presentiamo la prima fantasia/perversione che è quella di immaginarsi mutilati durante l’atto sessuale, questa parafalia viene chiamata in psicologia apotemnofilia e descrive il desiderio di sentirsi deboli e vulnerabili. Un’altra particolare fantasia è quella di strusciarsi sugli alberi, ovvero la dendrofilia.
Vi sono poi la clismafilia, ovvero il piacere nell’uso dei clisteri e la coprofilia, ovvero il piacere nel vedere defecare o nel venire a contatto con le feci; simile a questo vi è la urofilia, il godere nel vedere urinare o nel venire a contatto con la pipì. Sempre in tema di liquidi corporali vi è l’ospressiofilia, l’eccitarsi venendo a contatto con il sudore. E per finire l’elenco delle parafilie per stomachi forti abbiamo la saprofilia, ovvero il desiderio di ricoprirsi di sostanze organiche in putrefazione.
Ancora tra le parafilie abbiamo la cateterofilia, ovvero il piacere nell’uso del catetere; l’ipossifilia, cioè il desiderio di sentirsi soffocato; vi sono inoltre le parafilie da parzialismo, ovvero provare esclusivo piacere per un’unica parte del copro, come la rinofilia, piacere dal contatto con il naso; la crurofilia, dal contatto con le gambe nude, e la tricofilia, dal contatto con i capelli o i peli altrui.

In realtà, il concetto di parzialismo fa riflettere su come, al di là della stranezza della fantasia, dovrebbe essere esclusivamente la sua fossilizzazione a farla considerare perversione (ovviamente questo discorso non vale per le parafilie illegali); inoltre una domanda nasce spontanea: ma è poi così vero che esistano tutte queste perversioni o si è semplicemente voluto dare un nome ad ogni singola fantasia mai venuta all’uomo, per una sorta di bisogno morboso di catalogare?
Per rispondere a tale quesito potrà essere d’aiuto leggere anche il prossimo articolo in cui si parlerà di una particolare perversione, ovvero il feticismo.

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