Il re marocchino Mohammed VI ha deciso di puntare su un futuro eco-sostenibile per il suo paese promuovendo il progetto della più grande centrale di prodizione di energia solare al mondo, che dovrà sorgere nel deserto. Dopo anni di studio ha firmato nei giorni scorsi i protocolli d’intesa e la documentazione necessaria per avviare i lavori di costruzione della centrale solare di Ouarzazate.

Secondo quanto riporta il quotidiano arabo “al Sharq al Awsat“, per l’occasione si è svolta una cerimonia ufficiale a Marrakech che si è aperta con un discorso dell’amministratore delegato dell’Agenzia marocchina per l’energia solare (Masen), Mustapha Bakkoury. “Questo progetto del valore di 800 milioni di euro – ha spiegato Bakkoury – è l’espressione concreta della priorità che ha per il re lo sviluppo delle energie rinnovabili, come un mezzo per affrontare le sfide della sicurezza dell’approvvigionamento energetico, della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile. Si tratta di un passo importante per la realizzazione di grandi progetti di energia rinnovabile, avviato nel quadro della strategia energetica del Marocco“.

La centrale solare di Ouarzazate, che occuperà un’estensione di 460 ettari, garantirà al Marocco una capacità di 160 MegaWatt e sarà operativa nel 2014. Oltre all’obiettivo della produzione di energia solare, si prevede lo sviluppo di una vera filiera economica a dimensione industriale. Il progetto ospiterà una piattaforma per la ricerca e lo sviluppo che si estenderà su 200 ettari e che avrà il ruolo di lavorare principalmente sulle problematiche legate allo stoccaggio dell’energia. Questo progetto, che rientra nel Piano Solare nazionale, sarà realizzato nel quadro di un partenariato pubblico-privato tra l’Agenzia marocchina per l’energia solare (Masen) e l’operatore privato che sarà incaricato della realizzazione e sfruttamento della centrale per la durata di 25 anni, attraverso una società dedicata al progetto, con sede in Marocco e nella quale la (Masen) parteciperà al 25%.

Il progetto per la costruzione di una centrale di energia solare avviato nella provincia marocchina di Ouarzazate “è pionieristico e per la sua realizzazione è necessario un alto livello di professionalità“. E’ questo il parere di Abdullah Abunayyan, presidente del Consiglio di Amministrazione del consorzio saudita “Acwa Power International” che si è aggiudicato il progetto per la costruzione di una centrale solare termodinamica (Csp) nella località desertica marocchina. “L’interesse particolare del re del Marocco, Mohammed VI, per questo progetto, i dati che riguardano gli aspetti del costo, del tempo e le tecniche di attuazione sono tutti fattori che ci portano a essere ottimisti per il successo”, ha detto Abunayyan all’agenzia di stampa marocchina “Map“. Commentando la firma, avvenuta ieri a Marrakech, del protocollo d’intesa relativo alla costruzione, al finanziamento, e alla gestione del primo complesso centrale solare di Ouarzazate, ha spiegato che “lavoreremo alla realizzazione di uno dei più grandi complessi di produzione di energia solare, non solo regionale, ma anche a livello internazionale, sottolineando che questa collaborazione riflette l’eccellenza delle relazioni fraterne e strategiche fra i regni di Marocco e Arabia Saudita“. Il progetto marocchino di energia solare ha fissato un obiettivo che è quello di sviluppare una capacità produttiva fino a 2.000 Megawatt entro il 2020.

Entusiastici anche i commenti delle autorità di Rabat. La centrale solare del sud del Marocco, “sarà un gioiello per la produzione di energia pulita per tutto il paese“. E’ con queste parole che hanno presentato il progetto, il cui protocollo è stato firmato ieri dal re Mohammed VI, ai media locali. La centrale di energia solare si estenderà su 460 ettari, e permetterà di avere il primo kilowatt solare per una capacità di 160 Megawatt. L’impianto, che sarà operativo nel 2014, ha l’obiettivo di produrre energia solare e di dare vita a una vera e proprie nuova filiera con una dimensione industriale e di ricerca. Il sito scelto ospiterà un progetto collaterale che opererà su una piattaforma di 200 ettari e che lavorerà su questioni particolari legate allo stoccaggio di energia e all’integrazione dell’energia prodotta e da immettere nella rete elettrica.

Questo primo progetto, che fa parte del Piano nazionale Solare marocchino, rientra nel quadro di un partenariato pubblico-privato tra l’Agenzia marocchina per l’energia solare (Masen) e l’operatore privato che sarà responsabile della progettazione, della realizzazione e della gestione dell’impianto per 25 anni, attraverso la creazione di una società di progetto con sede in Marocco e capitale sociale che prevede la partecipazione del Masen al 25 per cento. Esiste la possibilità di ottenere dalle autorità marocchine finanziamenti agevolati per la nascita di nuove attività nella stessa zona, in modo da sviluppare l’area a livello industriale. Il sito dove è possibile intervenire, di fianco alla nuova centrale solare, sorge su una superficie di circa 33 chilometri quadrati, ed è situato a 7 chilometri a nord est di Ouarzazate, sulla strada P32. E’ stata costruita una strada che collega la P32 al sito in questione che si trova nei pressi della diga Eddahbi Mansour. Le risorse idriche presenti in questa diga danno a questo sito un vantaggio in termini di prestazioni e consentono l’ottimizzazione del ciclo di raffreddamento per la produzione di energia.

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