Il relatore, Maurizio Paniz (Pdl) durante la discussione di martedì 22 marzo ha ringraziato l’onorevole Di Pietro per aver presentato una serie di emendamenti in materia di prescrizione sostanziale che si sono rivelati per lui un ottimo spunto per la presentazione dell’articolo aggiuntivo 4.200.

Originariamente, ha ammesso Paniz, non intendeva presentare l’articolo aggiuntivo in quanto non aveva ben chiaro se la materia della prescrizione sostanziale potesse essere considerata connessa ai fini dell’ammissibilità degli emendamenti. Ma una volta ammessi gli emendamenti dell’Italia dei Valori, ha ritenuto opportuno presentare anche lui un emendamento sulla stessa materia con particolare riguardo alla durata della prescrizione relativamente ai soggetti incensurati nonché ai recidivi semplici. Da lì però, sono scoppiate le polemiche sulla prescrizione breve per gli incensurati che andrebbe ad influire sui processi in corso per il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Secondo Antonio Di Pietro (dal resoconto della seduta di commissione di martedì 22 marzo), si dovrebbe intervenire sui tempi del processo per renderlo più celere e quindi non sottoporvi per un tempo indeterminato soggetti che siano, ad esempio, incensurati.

In commissione, ha sottolineato Di Pietro, va svolto un momento di riflessione tecnica, che prescinda dai pregiudizi di carattere politico: la “prescrizione breve” non è una novità per il Codice penale, ma per l’Italia dei valori bisognerebbe modificare l’articolo 161 del Codice penale, non la sua rubrica.

Il punto fondamentale, come sottolineato da tutti, è che nel caso di estinzione del processo per prescrizione, lo Stato sostanzialmente sventola bandiera bianca, ammettendo di non essere riuscito ad arrivare ad una conclusione, si non essere riuscito a stabilire se il soggetto sotto processo sia innocente o meno.

La discussione, da lunedì 28 marzo, passerà all’aula di Montecitorio, quindi ritornerà all’esame di Palazzo Madama.

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