Benché oltre l’80% delle vittime del terrorismo siano musulmani, “siamo tutti, a prescindere dalla fede, colore, etnia o nazionalità, vittime del terrorismo”. E’ quanto ha affermato l’ambasciatore dell’Arabia Saudita in Italia, Rayed Khaled A. Krimly, in una nota diramata oggi, alla vigilia dell’incontro che si tiene presso il Centro culturale islamico d’Italia, noto come grane moschea di Roma, di cui è presidente, con la comunità bengalese in Italia per condannare il terrorismo dopo i tragici fatti di Dacca.

“Il Centro Culturale Islamico d’Italia ospita oggi l’Ambasciatore del Bangladesh e i musulmani d’Italia per trasmettere un massaggio chiaro e diretto- si legge – Questi terroristi criminali sono nostri nemici, i nemici dell’Islam e i nemici dell’intera umanità. Essi ambiscono a destabilizzarci, e chiaramente ci dicono che non condividono le nostre convinzioni sulla sacralità della vita umana, dei doveri religiosi, e dei luoghi e riti sacri”.

Il diplomatico saudita vuole però intervenire sulla scia di attentati che hanno colpito diverse città del mondo musulmano, proprio durante il mese di Ramadan, comprese quelle del suo paese, spiegando che “gli ultimi dieci giorni del Mese Sacro di Ramadan sono particolarmente significativi per gli oltre 2 miliardi di musulmani in tutto il mondo. Il Ramadan è un mese di digiuno durante il giorno, dall’alba al tramonto, di preghiera durante la notte, e di carità e solidarietà sociale. Quest’anno, i terroristi hanno scelto questo stesso periodo per perpetrare atti barbarici di terrorismo a Bagdad, Dacca, Istanbul, Aden, Gedda, Al Qatif e anche nella Città Santa di Medina Al Munawarah, a soli pochi metri dalla Moschea del Profeta, e proprio mentre decine di migliaia di fedeli stavano interrompendo il digiuno”.

Ciò avviene nonostante “il Sacro Corano chiaramente affermi che chiunque uccida una sola vita innocente, sta uccidendo tutti noi. Benché oltre l’80% delle vittime del terrorismo siano fratelli musulmani, siamo tutti, a prescindere dalla fede, colore, etnia o nazionalità, vittime del terrorismo. Nessuno è immune, e nessuno può dichiararsi neutrale. Tutte le vittime del terrorismo sono nostre vittime. Gli italiani sono i nostri amici, partner e alleati. Esprimiamo con determinazione, a gran voce e in maniera chiara, la nostra totale solidarietà incondizionata all’Italia in questo momento tragico”.

Krimly ha quindi colto l’occasione per porgere “le nostre condoglianze, preghiere e sentimenti di vicinanza a tutte le vittime e alle loro famiglie. In particolare, ci uniamo al cordoglio delle famiglie degli Italiani che sono stati barbaramente assassinati a Dacca. Siamo grati, altresì, ai quattro ufficiali sauditi che con coraggio hanno perso la vita, proteggendo i fedeli a Medina Al Munawarah. I musulmani tutti si schierano uniti nel condannare e combattere il male dell’estremismo terroristico. Il Regno dell’Arabia Saudita, l’Italia, il Bangladesh, la Turchia, l’Iraq e la comunità internazionale sono saldamente alleati nella lotta al terrorismo”.

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