I musulmani italiani che lavorano per il dialogo interreligioso si dicono “addolorati” per la serie di attentati avvenuti nei giorni scorsi in Pakistan contro le chiese cristiane del paese.

Secondo quanto spiega il presidente dell’Associazione per la fondazione islamica italiana, Wahid el Fihri, che ha sede a Bologna “è terribile quanto sta accadendo in quel paese e non ha nulla a che fare con i principi della religione islamica”.

Parlando con Gole, el Fihri, che è ritornato nei giorni scorsi da un viaggio in Giordania per partecipare ad un seminario internazionale con i rappresentanti di diverse religioni, ha affermato che “vogliamo porgere le nostre condoglianze al Papa per questa ennesima strage. Noi lavoriamo da anni per il dialogo religione ed abbiamo deciso di dar vita ad una nuova associazione che si dedichi a questo e ad altre attività in favore dello scambio tra le culture”.

Nei giorni scorsi diverse esplosioni provocate da terroristi kamikaze hanno colpito due chiese nella città pachistana di Lahore. Secondo l’ultimo bilancio del direttore sanitario provinciale, Zahid Pervaiz, le vittime sono almeno 15 e i feriti 78, di cui una trentina in gravi condizioni. Tra le vittime anche donne e bambini. Le deflagrazioni sono avvenute a pochi minuti di distanza, in un quartiere a maggioranza cristiana. Una ha colpito una chiesa cattolica mentre si celebrava la messa, e l’altra una chiesa protestante. I due edifici di culto distano pochi metri l’uno dall’altro. Su questi attentati è intervenuto anche direttamente Papa Francesco che ha sottolineato come i cristiani siano tra le comunità religiose più perseguitate al mondo.

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